Politica

Consiglio comunale contro il nuovo impianto di compostaggio

E' ufficiale: il consiglio comunale di Matera si è pronunciato contro la realizzazione di un nuovo impianto di compostaggio nei pressi del borgo La Martella.Entrando nel merito, l'assise consiliare ha...

Parere negativo unanime e l’invito rivolto alla Regione di rettificare la delibera. Al centro della discussione ancora la discarica de La martella

E’ ufficiale: il consiglio comunale di Matera si è pronunciato contro la realizzazione di un nuovo impianto di compostaggio nei pressi del borgo La Martella.

Entrando nel merito, l’assise consiliare ha impegnato all’unanimità il sindaco, Salvatore Adduce, e la giunta a richiedere al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, la revoca della delibera di giunta regionale numero 808 del 27 giugno 2014, limitatamente alla parte in cui delibera “la realizzazione di un impianto di compostaggio di rifiuti a matrice organica per la produzione di compost, avente una capacità di 40.000 tonnellate annue, nella zona industriale di La Martella”. Dunque, i consiglieri comunali di Matera hanno espresso il loro parere negativo, nell’ambito del procedimento autorizzativo dell’impianto.

La discussione, però, si è focalizzata maggiormente sull’imminente chiusura della discarica. Il dissenso dei cittadini e dei residenti del borgo, presenti in aula, si sofferma soprattutto sull’inquinamento provocato dalla discarica. Augusto Toto, consigliere di minoranza, è furente nei confronti dell’amministrazione comunale: “I cittadini sono stanchi delle promesse non mantenute” dichiara il consigliere che non risparmia critiche nel confronti dell’Ente regionale che “ha autorizzato in tutto questo tempo una gestione dei rifiuti bizzarra”. Gli fa eco il consigliere forzista, Adriano Pedicini: “E’ un’emergenza reale, prodotta dalla Regione Basilicata che è un vostro – riferendosi all’amministrazione comunale – omologo politico. Adesso voi venite qui per riparare, ma è troppo tardi” conclude il capogruppo di Forza Italia presentando un emendamento nel quale “gli abitanti del borgo, per il grave danno subito dall’inquinamento, devono essere risarciti con l’esenzione dalla tassa sui rifiuti”. Mozione respinta dal segretario comunale che ha espresso parere negativo.

Angelo Cotugno, consigliere democratico, riporta il confronto nel merito del problema: “C’è bisogno di un’operazione verità: le cose son rimaste così com’erano. La Regione doveva attuare un piano rifiuti per dare indirizzi e strategie per lo smaltimento e non l’ha fatto. Ora siamo in nettissimo ritardo e dobbiamo soccombere l’emergenza”. E continua: “I cittadini subiscono un doppio disagio: sopportano sia i miasmi provenienti dagli impianti che la mancata raccolta differenziata”. Concluso il tempo delle rivendicazioni, Cotugno trova apre ai quesiti per capire “in che modo mettiamo in sicurezza la discarica? Come copriamo i volumi?”. Per il consigliere, Paolo Manicone, “i problemi a La Martella derivano da una scarsa differenziata. Dobbiamo dare una svolta al sistema di raccolta rifiuti, il Comune deve proporre un piano ‘rifiuti zero’ per la città dei Sassi”.

Convinto e fermo sulle proprie posizioni Salvatore Adduce: “Tutti i settori della discarica saranno chiusi, tranne il 5° settore che ha ancora un ampia capacità. Dobbiamo ampliare i volumi per poter chiudere il prima possibile anche quest’ultimo settore”. E avverte: “Bisogna valutare attentamente e scrupolosamente le fasi di chiusura della discarica che saranno onerose. Vanno valutate le ragioni di sostenibilità e le spese di gestione, che in parte saranno in capo alla Regione”. In seguito è intervenuto anche il tecnico comunale, Giuseppe Montemurro, che ha illustrato il piano per la chiusura della discarica, da presentare alla Regione: “Elimineremo totalmente il lago di percolato, installando l’impiantistica per depurarlo, e presenteremo un programma vincolante di bonifica dell’area”. Riguardo i costi: “Saranno esorbitanti e non basteranno le ingenti risorse che metterà a disposizione la Regione”.