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Vita di città

Contrada Giardinelle: quando la periferia diventa terra di nessuno

Disservizi, degrado e poca sicurezza, ecco la denuncia dei residenti

Buone nuove in contrada Giardinelle della zona paip 2.

Dopo 8 anni di attesa a quanto pare sono iniziati i lavori di pavimentazione stradale. Pare, appunto. Perchè in realtà si tratta dei soliti lavori "tappa-buchi" senza delle soluzioni definitive a cui gli abitanti della zona sono abituati.
Oltre sessanta famiglie per salire verso la zona paip 2 o per scendere verso le proprie case, per anni hanno percorso una strada non proprio agevole, caratterizzata da buche e ferri sporgenti. Non si tratta di esagerazioni, a emergere dall'asfalto erano delle vere e proprie griglie di ferro che hanno lacerato più volte i pneumatici delle automobili o, peggio ancora, hanno causato ferite non indifferenti ai bambini che amano giocare all'aria aperta. una situazione già difficile che ovviamente peggiora nei mesi invernali: le forti piogge nell'ultimo ramo di contrada Giardinelle, infatti, hanno fatto saltare più volte i tombini perché «è proprio in questo tratto di strada che passano tutte le acque della zona paip 1 e 2 e con le precipitazioni il sistema è messo a dura prova», ha obiettato Mimmo Stigliani. Oltre alle voragini si è dovuto fare i conti con gayser artificiali: il tratto era diventato un percorso ad ostacoli".

Ora l'amministrazione ha steso uno strato di asfalto ma i residenti si chiedono: quanto durerà?

Da cosa può derivare la "fragilità" della strada? Dall'inadeguata progettazione iniziale o – più probabilmente – dal passaggio continuo di mezzi pesanti? E pensare che proprio all'ingresso c'è un divieto di circolazione per alcuni tipi di veicoli, eppure proprio nella zona sono presenti fabbriche e anche aziende di autotrasporti che continuano a passare indisturbatamente. Un paradosso.
Un altro problema che interessa le quasi 200 persone che popolano l'area in questione è quello della posta: «Abito qui da cinque anni e tuttora può capitare che i postini confondano contrada Giardinelle con via Giardinelle, quindi chissà dove finiscono le lettere. Ancora peggio è quando a sbagliare, e quindi a ritardare, è l'ambulanza», ha affermato Tina Braia.

Le insegne non ci sono e sembra quasi di non essere più in città. una terra di nessuno dove però abitano cittadini che pagano tutti i servizi e i tributi comunali.
In tutta l'area ci sono soltanto un paio di cassonetti della spazzatura che, come è facile immaginare, si riempono ben presto e non vengono svuotati in maniera regolare. Eppure, tutti pagano. Senza parlare del continuo andirivieni delle automobili, che tutti sono costretti a utilizzare, per la mancanza di una fermata di un pullman di città. Mimmo Stigliani, difatti, ha aggiunto: «Sono tanti i ragazzi e i bambini che abitano in questa zona e non c'è sicurezza per loro: i camion sfrecciano a velocità consistenti, i marciapiedi non esistono e la fermata del pullman è lontana. Ci stiamo mobilitando per richiederla perché noi genitori passiamo gran parte del tempo in auto, per far svolgere ai nostri figli una vita come i loro coetanei materani».
A proposito di sicurezza, durante la bella stagione non è raro vedere dei serpenti e altri animaletti non propriamente innocui, liberi di soggiornare in un centro abitato da famiglie con bambini. E a rendere il loro habitat gradevole è senz'altro l'incuria della vegetazione che risulta essere abbandonata a sé stessa.

Ciò che era nato come un quartiere adatto alla vita delle famiglie che scelgono di vivere lontano dal centro per amore della tranquillità, si è trasformato in un luogo invivibile carico di disservizi e di rabbia. Unica nota positiva la vicinanza e il senso di appartenenza di chi abita Contrada Giardinelle e che per amore della propria terra ha deciso di restare e di lottare.

a cura di Daniela Lella
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