Datacontact, lunedì l'incontro decisivo

E' durato un'ora circa l'incontro tra il Prefetto di Matera, Antonella Bellomo, e la delegazione di dipendenti Datacontact impegnati nella commessa T­elecom, la cui proroga scadrà il prossimo 31 Marzo, che stamane hanno manifestato in­ corteo dalla sede dell'azienda materana­ fino a raggiungere la Prefettura.

Secondo le prime notizie ricevute, il Prefetto si è dimostrato disponibile e ha ascoltato con attenzione le istanze dei lavoratori assumendo l'impegno di farsi portavoce della situazione di emergenza dei dipendenti Datacontact presso i tavoli istituzionali nazionali e locali. La dottoressa Bellomo ha assicurato che interpellerà il Mise, la Regione Basilicata e la Telecom lunedì prossimo, 14 Marzo 2016, e successivamente comunicherà ai sindacati l'esito dell'incontro.

I 390 dipendenti Datacontact chiedono maggiore chiarezza sul proprio futuro che oggi appare del tutto incerto. Allo scadere della proroga, infatti, è stata loro prospettata la possibilità di essere assunti da un terzo imprenditore del quale, però, non è stato reso noto il nome nè le condizioni contrattuali a cui saranno sottoposti.

Al loro fianco, questa mattina, anche l'assessore alle politiche giovanili del comune di Matera Massimiliano Amenta e il Consigliere di Matera si Muove Daniele Fragasso. "La salvaguardia occupazionale dei lavoratori Datacontact operanti presso la sede di Matera diviene fondamentale per una realtà che da anni opera sul territorio garantendo lavoro a piu di 1000 dipendenti".

Dalla parte dei lavoratori anche Gianni Leggieri, consigliere regionale Movimento 5 Stelle, che ha inviato un'interrogazione al presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, "Quali azioni per tutelare i lavoratori della Datacontact Srl di Matera?".

Leggieri, dopo un breve riepilogo della vicenda, scrive: "dopo l'incontro di fine dicembre nessun'altra informazione è stata fornita ai lavoratori Datacontact circa il loro futuro lavorativo e circa gli sviluppi delle trattative presso il MiSe (incontro più volte annunciato ma del cui svolgimento non c'è alcuna notizia sicura).

Agli inizi di marzo i 390 lavoratori impiegati sulla commessa Telecom sono stati convocati dai vertici aziendali che hanno comunicato il loro prossimo licenziamento il 31 marzo e contestuale probabile subentro della società Youtility di Pomezia sulla commessa Telecom, che riassumerà tutti i lavoratori. Nel frattempo sono trapelati anche nomi di altre aziende, ma non vi è alcuna certezza circa le reali prospettive di subentro.

Oltre a questa comunicazione informale ad oggi, questi lavoratori non hanno ricevuto alcuna comunicazione ufficiale né circa il licenziamento, né circa l'effettivo prosieguo del rapporto di lavoro e delle condizioni contrattuali, con particolare riguardo alla c.d. "clausola sociale" prevista dal nuovo ddl Appalti, ora legge n. 11/2016 (art. 1, comma 10) per cui "In caso di successione di imprese nel contratto di appalto con il medesimo committente e per la medesima attività di call center, il rapporto di lavoro continua con l'appaltatore subentrante, secondo le modalità e le condizioni previste dai contratti collettivi nazionali di lavoro applicati e vigenti alla data del trasferimento, stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative sul piano nazionale".

L'aspetto paradossale della vicenda, conclude il consigliere pentastellato, è che "il tutto si sta svolgendo nel completo silenzio delle Istituzioni regionali che, dopo il tavolo di dicembre e a parte estemporanee e, talvolta, contraddittorie esternazioni di Pittella e Braia, non stanno esercitando il loro ruolo di tutela dei lavoratori che chiedono risposte e soprattutto chiarezza sul proprio futuro".