
Religioni
"Operai della Ferrosud sono simbolo del mondo del lavoro che soffre"
Il vescovo Caiazzo ha celebrato la messa delle Palme nello stabilimento di Jesce
Matera - domenica 14 aprile 2019
16.49
Il vescovo dell'Arcidiocesi di Matera, Giuseppe Caiazzo, ha celebrato la messa della Domenica delle Palme presso lo stabilimento metalmeccanico Ferrosud nella zona industriale di Jesce. Una scelta di forte valenza simbolica poiché la storica azienda è in una fase di grave difficoltà che mette a rischio i 75 lavoratori.
"Voi, operai della Ferrosud, siete chiamati ad essere per tutto il mondo del lavoro che soffre a causa della precarietà - ha detto nell'omelia - forza trainante che con determinazione e coraggio sostenga quanti stanno rischiando di perdere il lavoro o non riescono a trovarne uno che permetta di vivere dignitosamente. Novelli Cirenei".
"Le ingiustizie subite da Gesù, per amore del suo popolo, potrebbero essere quelle subite da ognuno di voi, così come la determinazione di portare una croce che, come al Cireneo, è stata posta sulle vostre spalle. Un peso che non è facile sostenere e che in alcuni momenti esaspera gli animi, suscitando moti di ribellione", ha aggiunto in un parallelismo con l'attuale momento dell'azienda dove i sindacati sono in sciopero.
"La dignità dell'uomo Gesù Cristo - ha detto ancora il vescovo - è calpestata, spogliata, crocifissa. Eppure da questa immensa ingiustizia inizia una storia nuova. Quando tutto sembra finito, ecco che nasce l'alba della vittoria della vita sulla morte. Non può finire tutto nel chiuso di una tomba. Non può finire la storia di questa fabbrica o di altre, serrando i cancelli che chiudono ad una vita dignitosa. Noi siamo fiduciosi, e mi pare di aver capito che in tal senso i Dirigenti si stanno adoperando, che qui in questa Gerusalemme, la pietra tombale venga rimossa perché la speranza non si spenga e si alimenti con l'olio di una progettualità concreta, capace di effetti benéfici non solo per questa azienda ma per l'intera collettività".
Un messaggio di speranza, un incoraggiamento a vedere il proprio futuro con una visione diversa anche se i problemi certamente ci sono e non si possono nascondere.
"Voi, operai della Ferrosud, siete chiamati ad essere per tutto il mondo del lavoro che soffre a causa della precarietà - ha detto nell'omelia - forza trainante che con determinazione e coraggio sostenga quanti stanno rischiando di perdere il lavoro o non riescono a trovarne uno che permetta di vivere dignitosamente. Novelli Cirenei".
"Le ingiustizie subite da Gesù, per amore del suo popolo, potrebbero essere quelle subite da ognuno di voi, così come la determinazione di portare una croce che, come al Cireneo, è stata posta sulle vostre spalle. Un peso che non è facile sostenere e che in alcuni momenti esaspera gli animi, suscitando moti di ribellione", ha aggiunto in un parallelismo con l'attuale momento dell'azienda dove i sindacati sono in sciopero.
"La dignità dell'uomo Gesù Cristo - ha detto ancora il vescovo - è calpestata, spogliata, crocifissa. Eppure da questa immensa ingiustizia inizia una storia nuova. Quando tutto sembra finito, ecco che nasce l'alba della vittoria della vita sulla morte. Non può finire tutto nel chiuso di una tomba. Non può finire la storia di questa fabbrica o di altre, serrando i cancelli che chiudono ad una vita dignitosa. Noi siamo fiduciosi, e mi pare di aver capito che in tal senso i Dirigenti si stanno adoperando, che qui in questa Gerusalemme, la pietra tombale venga rimossa perché la speranza non si spenga e si alimenti con l'olio di una progettualità concreta, capace di effetti benéfici non solo per questa azienda ma per l'intera collettività".
Un messaggio di speranza, un incoraggiamento a vedere il proprio futuro con una visione diversa anche se i problemi certamente ci sono e non si possono nascondere.