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Politica

Povertà in aumento, i Copes non funzionano

Circa 8000 famiglie ne avrebbero diritto sulle 2200 che li percepiscono, ma l'assistenzialismo non aiuta

La povertà dilaga in Regione, ma il progetto Copes (Contrasto della Povertà e della Esclusione Sociale) stenta a dare frutti positivi sul territorio.

"Metà della popolazione della Basilicata è a rischio povertà, un dato che sembra non preoccupare la politica - ammonisce Adriano Pedicini, capogruppo Forza Italia e Pdl in Consiglio comunale a Matera - in una regione dove le 80 € offrite dal governo a coloro che lavorano non reggeranno. Qui troveranno l'esercito dei tanti disoccupati, dei tanti contratti a progetto, dei tanti precari che percepiscono uno stipendio al minimo, già interamente detassato, che non potranno agevolarsi da questa iniezione di fiducia".

Uno stato di povertà che il progetto Copes ha cercato di salvare, con scarsi risultati. "Lo stato di povertà o di esclusione sociale in Basilicata, al quale il progetto Copes avrebbe dovuto dare soluzioni, perchè si proponeva l'obiettivo di ridurre di oltre il 20 per cento il numero delle persone a rischio povertà ed esclusione sociale, con risultati rimasti solo nelle intenzioni, perché i poveri sono duplicati".

"Un progetto che, non ha fatto altro che concedere l'elemosina mensile a circa 2200 famiglie, oltre al risultato di aver aumentato la platea di indigenti, è di aver coltivato le aspettative di continuità nel progetto di assistenza. Difatti oggi, in regime di proroga, la Regione Basilicata cerca le risorse economiche che giungono a singhiozzo e i beneficiari rimangono senza aiuto mensile, considerato che la copertura finanziaria viene prolungata e rifinanziata in attesa di nuove soluzioni" ammonisce Pedicini.

"Un progetto fallimentare che ha aggravato la situazione ed oggi nonostante si continua a prorogare questa miseria non sembra ci siano idee diverse da quelle sempre applicate" continua il capogruppo Fi-Pdl.

Oggi si stimano numeri esorbitanti. Circa 8.000 famiglie avrebbero bisogno di assistenza e contributo. "Su questi tristi dati ci si deve scontrare e si comprende che vi è bisogno di scelte coraggiose perché la Basilicata è una storia a se, con una povertà persistente, fatta di tanti giovani che ogni giorno partono per non tornare, di quarantenni che un lavoro non l'hanno mai avuto, che vivono grazie alla pensione dei loro genitori, fatta di gente che presidia i palazzi di città con la speranza che qualcosa cambi" conclude Pedicini.
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