Conferenza stampa Tari e Tasi. <span>Foto Vittoria Scasciamacchia</span>
Conferenza stampa Tari e Tasi. Foto Vittoria Scasciamacchia
Enti locali

Tari e Tasi, andrà meglio nel 2016

Il sindaco De Ruggieri e la Giunta fanno chiarezza sulle imposte comunali

Cinque rate mensili per ammortizzare l'alto costo della Tari e la promessa di un 2016 più clemente, per i cittadini materani, sotto il profilo delle imposte comunali. Questo, in estrema sintesi, quanto comunicato agli organi di stampa dal sindaco Raffaello De Ruggieri, insieme alla giunta quasi al completo, in occasione della conferenza di ieri mattina.

"Attendevamo l'esito dell'udienza davanti al Tar prima di poter esprimere maggiori valutazioni su tariffe di Tari e Tasi - ha esordito il sindaco - ma il Tar ha rinviato sine die la discussione sulla richiesta presentata dal Ministero dunque si giungerà, presumibilmente, fino all'aprile prossimo. Questo a noi non crea alcun problema poichè in questi ultimi giorni è stato ridefinito l'equilibrio di bilancio che si chiude in attivo".

Il sindaco ha, dunque, illustrato la grave situazione che l'attuale amministrazione si è trovata a fronteggiare nel momento in cui si è insediata. Primo problema fra tutti, uno sforamento del patto di stabilità di circa due milioni e mezzo di euro. "Non abbiamo voluto segnalarlo pubblicamente perchè rischiavamo commissariamenti - ha dichiarato il sindaco - ma nei primi sei mesi di quest'anno sono state fatte spese che superavano di gran lunga le entrate, virtuali o simboliche, quali oneri di urbanizzazione in una città che, per fortuna, non costruisce più palazzi, o vendite di immobili comunali impensabili come i boschi di Timmari o di Picciano".

Se l'aumento di 5 milioni di Tari era inevitabile e già segnalato in campagna elettorale, stando a quanto riferito in mattinata, tre mesi di saggia gestione amministrativa hanno già determinato una diminuzione delle spese. La principale causa dell'incremento dell'imposta, come più volte detto, è stata, infatti, la chiusura della discarica de La Martella, ad Aprile 2015, che ha comportato subito una delibera della giunta Adduce determinante un costo aggiuntivo per il trasporto dei rifiuti verso Melfi e Pisticci di 400 mila euro al mese. "Il nostro impegno - ha dichiarato il sindaco - è stato quello di capire come ammorbidire questi costi. E' bastato spostare il conferimento a Massafra e in provincia di Cosenza per passare da un costo variabile tra i 200 e i 240 euro a tonnellata ai 90-110 attuali e generando un risparmio pari già a 1 milione di euro in 2 mesi che però, per assurdi limiti nelle norme nazionali, non possiamo usare per ammortizzare i costi del 2015 ma solo a partire dal 2016".

La Tari, inoltre, è stata suddivisa quest'anno sulla base di una precedente delibera di consiglio comunale che stabiliva il 65% alle unità domestiche e il 35% alle attività produttive. La filosofia dell'epoca era quella di favorire le imprese e, dunque, la produttività e l'occupazione penalizzando in parte la famiglia. "Sono elementi che abbiamo già trovato - ha continuato De Ruggieri - e che in 15 giorni non avrebbero potuto essere modificati. E' nostra intenzione però riportare la percentuale rispettivamente al 60% per le imprese e 40% per le famiglie".

Nel frattempo l'assessore Zoccali ha provveduto a costituire il primo ambito regionale di Comuni (Matera, Tricarico, Irsina, Bernalda), un'alleanza istituzionale per il comune smaltimento dei rifiuti. Ambito, mai realizzato prima, che consente di usufruire di circa 6 milioni di finanziamenti regionali.

Nel frattempo, l'Amministrazione ha anche messo a punto il nuovo bando per l'appalto della raccolta dei rifiuti solidi urbani, in vista della scadenza dell'attuale contratto fissata al 31 dicembre 2015. "Nonostante l'imminente scadenza - ha denunciato De Ruggieri - non abbiamo trovato nulla di preparato e siamo dovuti partire da zero. Abbiamo coinvolto nel processo anche l'Università di Basilicata prevedendo una prima bozza pronta per Gennaio e poi l'indizione definitiva del bando per Giugno 2016 con l'obiettivo di raggiungere il livello del rifiuto zero. Pertanto la premialità della gara non sarà solo quella del ribasso ma anche di garanzia di percentuale maggiore di differenziata.

"Tutto ciò, non solo andrà a creare un salvadanaio che neutralizzerà la Tari nel 2016, ma riteniamo che possa esserci anche un risparmio di circa 30% rispetto all'attuale quadro di spesa per cui la Tari nel 2016 avrà cospicui abbattimenti. Una cosa è certa, la discesa è iniziata".

​In quanto all'aumento della Tasi, il sindaco ha aggiunto: "E' stato causato da due elementi: la riduzione dei trasferimenti statali per circa 3 milioni e aumenti fisiologici dei costi dovuti ad incrementi contrattuali. Queste somme dovevano essere intercettate con l'aumento della Tasi che, a sua volta, ha garantito però il rispetto di servizi soprattutto per le fasce più deboli, che non sono state ridotte: dall'assistenza domiciliare agli anziani, a quella dei disabili a scuola, ai costi degli asili nido e delle materne.

L'aliquota Tasi di Matera – ha chiarito ancora il sindaco – pari all'1,8, è inferiore a quella di capoluoghi come Bari (2,99), Ancona (3,3), Catanzaro (2,4), Crotone (2,5), Pisa (2,5). Siamo uno dei Comuni con l'aliquota più bassa e una media per famiglia di 143 euro, contro quella di Ragusa di 244 euro. Non siamo portatori di aliquote aggiuntive e tasse ma lavoriamo per il contenimento della spesa tanto è vero che siamo riusciti a chiudere il bilancio in equilibrio e a contenere lo sforamento del patto di stabilità malgrado un fardello di debiti fuori bilancio di 3 milioni per vertenze giudiziarie pregresse.

A tutto questo si aggiunga il caso di via Nino Rota – ha proseguito Raffaello de Ruggieri – dove il Comune e la comunità materana per compiacenze istituzionali subirà un esborso di 6 milioni di euro. A luglio, al mio arrivo in questa amministrazione, mi è stata notificata una sentenza del Tar che obbliga il Comune a costruire una strada nell'area di via Nino Rota per un costo pari a 3 milioni. Il segretario generale sarà commissario ad acta. Questa vicenda è spaventosa sotto il profilo del rigore amministrativo.

Dall'1 gennaio 2014, poi, dobbiamo pagare l'affitto agli ambienti commerciali della lottizzazione di Aquarium, locali mai utilizzati per la costruzione ciclopica che impedisce a quelle strutture di svolgere le loro attività. La Tasi dall'1 gennaio 2016 non ci sarà più, ci sarà solo l'Imu sulle seconde case e per questo ci attiveremo per rivedere le rendite catastali degli immobili del centro storico e dei Sassi che vivono una situazione di certificazione di reddito disinvolto. Aumenteremo il costo dell'occupazione di suolo pubblico nel centro storico e rivedremo anche la tassa di soggiorno perché dobbiamo affrontare costi inenarrabili: spendiamo 800 mila euro all'anno per i canili e non abbiamo soldi sufficienti per assistere gli anziani, spendiamo 2,2 milioni per energia elettrica ma dobbiamo pensare a sistemi di efficientamento per contenere la spesa. Risparmiando su queste voci, potremmo farli fluire meglio sulle politiche sociali".
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