Bradanica, nulla di fatto dopo l’incontro in prefettura

Pantone: “L’incontro non ha sortito effetti. La strada non è per niente in discesa”

venerdì 24 aprile 2015 6.52
A cura di Marco Delli Noci
Si è concluso con un nulla di fatto l'ennesimo tavolo tra le parti interessate – Regione, Anas, Aleandri, Comune e Provincia di Matera - sulla vertenza Bradanica.

A distanza di un mese e mezzo dal vertice romano 'risolutivo' tra Anas e Aleandri, il cantiere è fermo e i lavori, su una delle arterie importanti di accesso per la città di Matera, non accennano ad un'immediata ripresa. "L'incontro non ha sortito effetti – afferma amaramente il segretario della Filca Cisl, Franco Pantone - L'azienda Aleandri si è limitata a commentare l'ultimo comunicato del 6 marzo, auspicando che gli impegni 'risolutivi' riguardo l'infrastruttura saranno mantenuti. Ci invieranno nei prossimi giorni un documento con gli impegni delle due parti".

Impegni ed auspici dettati "dal nuovo quadro nazionale di rifermento Anas", ma non ancora soddisfacenti, come spiega Pantone: "Vogliono riprendere i lavori gradualmente, con molta cautela, sapendo che ci sono delle situazioni irrisolte. La verità – tuona il segretario del sindacato – è che gli elementi fondamentali come un crono-programma e l'eliminazione del contenzioso non sono ancora presenti, e quindi i lavori non possono proseguire. In quest'incontro non è stato definito niente".

Il contenzioso, a quanto pare non ancora risolto, riguarda da un lato l'Aleandri Costruzioni che è restia a pagare una penale, ereditata dalla Intini srl, di 4,9milioni di euro all'Anas; dall'altro la società appaltante richiede all'Anas 130 milioni di euro nell'ambito di lavori effettuati nel resto d'Italia. "Il crono-programma, necessario per l'avvio dei lavori, dicono che è in fase di redazione". Ma lo snodo è la penale: "Se la penalità non è stata pagata o eliminata, risulta difficile che il cantiere riprenda". E allora come procedere? "La responsabilità – a giudizio del sindacalista – è nelle mani del RUP dell'Anas, in Basilicata molto debole, che dovrebbe riprogrammare i lavori".

Altre attese senza risoluzioni si prospettano per la città di Matera e per i lavoratori stanchi delle solite promesse. "La strada non è per niente in discesa – conclude stizzito Pantone - Se entro la metà del mese di maggio i lavori non riprendono, ci potrebbero essere delle mobilitazioni".