Continui pignoramenti nelle casse del Comune

La denuncia di Pedicini: "Le casse comunali sono in pericolo"

giovedì 6 novembre 2014 12.24
A cura di Marco Delli Noci
Le casse del Comune, tenute dalla Banca Popolare del Mezzogiorno, sono in pericolo. Ad annunciarlo è il consigliere comunale di FI, Adriano Pedici, che denuncia il comportamento dell'amministrazione comunale coinvolta in "azioni di pignoramento sulle proprie casse per pagare i debiti derivanti da procedimenti giudiziari esecutivi".

Proprio in occasione del giorno 17 novembre 2014 quando Matera è stata insignita del titolo di Capitale europea della cultura per il 2019, Pedicini racconta che l'amministrazione comunale "si è scordata di presentarsi in Tribunale dove il giudice ha disposto due pignoramenti per complessivi 700.000 euro, da eseguire con immediatezza tramite notifica al cassiere del Comune. Gli ufficiali giudiziari conoscono bene la strada, si erano già presentati alla Tesoreria del Comune di Matera qualche giorno prima, per notificare un altro pignoramento per 108.000 €. Il dramma è che questo accade di sovente, i creditori sanno che dopo il pagamento delle tasse la liquidità non manca e avviano le procedure di pignoramento".

Durante i diversi iter giudiziari che coinvolgono il Comune, "l'amministrazione rimane inerme, nulla si fa nonostante siano consapevoli che le cifre per le quali sono debitori subiranno notevoli aggravi di spesa, per interessi, per procedure e pagamenti di avvocati". E reclama: "Come è possibile che un'amministrazione comunale sistematicamente si dimentichi di governare, facendo ricadere i propri disastri ed incapacità sulle spalle dei cittadini? Perché la giunta non prende atto dei suoi debiti? Perché sperperano i soldi dei cittadini, di quelli che pagano le tasse, per retribuire avvocati e spese aggiuntive?".

Il consigliere comunale di FI individua altri debiti che l'amministrazione comunale dovrà pagare: "Lo scorso mese il comune è stato indirizzato da una serie di sentenze e decreti ingiuntivi di pagamento: una società lamenta fatture non pagate per un importo di circa 36.000 €; altra lavori eseguiti e fatturati per un importo di 103.970 €; altra ancora, per lavori eseguiti e pari a 68.483 €. Tutti debiti esigibili, documentati e provati, ai quali si sommeranno ovviamente interessi moratori e spese, anche questi giungeranno a pignorare la cassa. E che dire delle ultime sentenze di condanna sempre in danno del comune? Ironia della sorte, una di queste è per lavori eseguiti presso il tribunale: 2.000.000 € è la cifra alla quale si è stati condannati; un'altra riguarda una attività ricettiva, ed anche qui non parliamo di spiccioli. Ma è l'intero contenzioso ad avere valori smisurati, solo per i contenziosi SISAS e CASAM, siamo a 10 milioni di €".

Ma il Comune cerca sempre di nascondere i debiti – come dice Pedici – e continua a falsare i conti di bilancio: "Si deformano bilanci per far quadrare i conti; si portano in attivo vendite di patrimoni che tutti sanno che non verranno mai venduti; si programmano opere che non saranno mai costruite; si pubblicizza il nulla e si nascondono sotto il tappeto le responsabilità. Questo è il comune di Matera, da anni si sventola un avanzo di bilancio solo perché non si pagano i debiti". E continua sull'ottusità politica dell'amministrazione comunale, concludendo amaramente: "Si assume un atteggiamento ottuso nel ricercare soluzioni con notevole aggravio di spese legali ed interessi al solo scopo di rinviare al successore la patata bollente; e che dire delle salate parcelle pagate spesso inutilmente? il tutto indirizzato allo svuotamento delle casse pubbliche".