Piano opere pubbliche, Legambiente invita alla trasparenza

L’associazione chiede l’istituzione di una commissione

martedì 17 maggio 2022
Per non commettere gli errori del passato è necessario garantire trasparenza e partecipazione attraverso la pubblicazione dei progetti il Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2022-2024 e l'istituzione di una commissione extra-consiliare comunale. Questa l'idea proposta da Legambiente Matera, che spiega come Il 20 aprile scorso il Consiglio Comunale di Matera abbia approvato il Programma Triennale dei Lavori Pubblici 2022-2024 con annesso elenco delle opere da realizzare che- dicono dall'associazione ambientalista- "al di là dei titoli e dei costi relativi, non indica cosa si voglia realizzare e come".

Ad avvalorare quanto riferito, Legambiente porta alcuni esempi come il bando periferie; i progetti per il verde di quartiere e verde di comunità; quello per il parco del castello; i luoghi del silenzio (San Pietro Caveoso – Casalnuovo); il recupero della chiesa rupestre della Vaglia; il recupero teatro Duni e il matib (mobilita' ecosostenibile).

"Quali siano le finalità e gli obiettivi di questi interventi non è specificato. Le schede di fattibilità tecniche ed economiche e i progetti esecutivi che accompagnano il piano triennale delle opere pubbliche non sono pubblici e spesso la loro effettiva realizzazione è diversa da quella dichiarata, come è accaduto per i lavori di recupero e valorizzazione del centro visite jazzo Gattini e del villaggio neolitico di Murgia Timone o nel quartiere Villa Longo, dove le indicazioni di sistemazione dell'area verde previste nel progetto risultano disattese"- affermano da Legambiente Matera, sottolineando come "sarebbe opportuno, ai fini della trasparenza e della partecipazione, che l'amministrazione comunale pubblichi i progetti dedicando loro una sezione nel proprio sito istituzionale, come sarebbe utile che vengano resi noti tutti i progetti in corso di esecuzione, compresi quelli affidati, per delega, a Invitalia".

Anche perché la trasparenza è un elemento importante e caratterizzante per una amministrazione della cosa pubblica condivisa, ma non è l'unico elemento da dover considerare. Infatti- ribadiscono dall'associazione materana- "la trasparenza, nel senso di accesso, chiarezza e disponibilità delle informazioni è un elemento importante, ma da sola non è sufficiente a garantire una partecipazione piena e consapevole".

Ragion per cui gli ambientalisti materani lanciano una proposta. "E' necessario prevedere l'inclusione di una molteplicità di punti di vista nel processo decisionale, istituendo una commissione extra-consiliare comunale aperta ad altre istituzioni pubbliche, associazioni, soggetti privati o comuni cittadini e inclusiva che possa avere un ruolo attivo sulla governance del territorio in materia di qualità urbanistica, architettonica e sulla sostenibilità ambientale in particolar modo dei progetti di iniziativa pubblica"- dicono da Legambiente, spiegando in conclusione come "le Commissioni extra-consiliari comunali sono organi di promozione della partecipazione dei cittadini e delle loro libere forme associative alla vita politico - amministrativa ed hanno carattere propositivo e consultivo nell'ambito delle materie di propria competenza al fine di consentire agli organi istituzionali di assumere decisioni condivise e funzionali alle esigenze della comunità. Il compito delle Commissioni è quello della ricerca, dello studio, della proposta, di dare pareri e della collaborazione con la Giunta e con il Consiglio Comunale".