Torrenti Jesce e Gravina, nuove indagini sull’inquinamento delle acque

Le analisi termineranno entro il 15 aprile. Previsto l’adeguamento del depuratore in località Pantano.

giovedì 12 marzo 2015 12.53
A cura di Marco Delli Noci
Forse si intravede una luce in fondo al tunnel riguardo la bonifica dei torrenti Jesce e Gravina in territorio lucano.

Di fatti, se non proprio di bonifica, si tratta di nuove indagini che l'Arpab effettuerà sulla qualità delle acque dei due torrenti a livello chimico e batteriologico. Le analisi con i relativi campionamenti termineranno entro il 15 aprile di quest'anno.

Invece sul versante dei depuratori lucani, l'impianto sito in località Pantano sarà oggetto di adeguamento con il progetto di ristrutturazione e affidamento dei lavori al via entro il 31 dicembre 2015. Gli interventi serviranno a migliorare l'efficienza del processo di depurazione che, dalla Regione lucana affermano, "attualmente funziona". Relativamente agli altri due impianti lucani, Lamione e Sarra, nessuna novità.

"Non possiamo rimanere inerti – afferma l'assessore regionale all'ambiente, Aldo Berlinguer - rispetto a quanto sta accadendo in quei torrenti. Dobbiamo aggiornare le indagini per prendere gli opportuni provvedimenti".

L'assessore richiama anche la Regione Puglia che "deve fare la sua parte con interventi sostanziali sugli impianti che ricadono nella sua area, finalizzati a migliorare i processi di depurazione e ridurre l'inquinamento anche del torrente Jesce per migliorare la qualità della vita degli abitanti di Matera". Ma l'ente regionale pugliese sta già provvedendo con interventi previsti sul depuratore di Contrada Sgarrone, in territorio altamurano. Il piano di lavori inizierà il mese prossimo, per una durata di un anno e mezzo e rientra nel progetto "Sistemazione idraulica del canale Jesce" per un importo di 8.800.000 euro.