De Ruggieri in piazza per parlare con i materani

Non un momento facile per il sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, che neanche il tempo di godersi lo scranno di primo cittadino della città Capitale della Cultura 2019 ha dovuto indossare l'elmetto per tenere a freno i continui malesseri di gran parte della sua coalizione di governo.

Estenuanti tira e molla fatti di comunicati stampa, di j'accuse, di richieste di suonare la carica e di svegliare una comunità politica da troppo tempo dormiente.
Una posizione scomoda quella di De Ruggieri, viste anche le intrusioni da parte del governo regionale e le continue stilettate dell'ex primo cittadino.
Una città che si interroga sulla forza politica di questa compagine di governo, soprattutto alla luce delle richieste pressanti di tabula rasa della Giunta con successive nuove nomine.

Il Sindaco ha deciso allora di metterci la faccia e lo farà pubblicamente domenica 6 novembre alle ore 11 in piazza Vittorio Veneto.

"Il comizio sarà l'occasione – fa sapere il sindaco attrarverso una nota ufficiale – per rafforzare e rendere diretto il rapporto con la comunità materana al fine di tracciare il bilancio positivo di questo periodo di governo. Si tratterà di tracciare anche i progetti per il futuro al di là e al di sopra delle presunte difficoltà che devono essere superate con l'energia e la forza che la città possiede. I traguardi che abbiamo – conclude il primo cittadino – sono ben più alti del chiacchiericcio da bar".

Un comizio che i pruriginosi delle vicissitudini politiche attendono da lungo tempo per tastare il polso della maggioranza e per misurarne fibrillazioni e tenuta.

Un clima non facile alla luce della nomina a vice sindaco di Eustachio Quintano, accompagnate dalle dimissioni dell'assessore alle politiche sociali Marilena Antonicelli con relativo malessere dei consiglieri della lista civica Matera Capitale.
Una partita a scacchi che sembra giungere alle fasi conclusive con un attacco al re in piena regola, in attesa di capire come la regina muoverà i suoi pedoni.