
Territorio
Giovani agricoltori lucani lanciano allarme
"Per crisi idrica non basta aspettare la pioggia"
Basilicata - giovedì 18 settembre 2025
8.43
Il Comitato Spontaneo Giovani Agricoltori Lucani ha rivolto un appello al presidente della Regione Vito Bardi e al presidente del Consiglio Regionale Marcello Pittella.
"I dati sono chiari - hanno dichiarato - In una sola settimana, dal 9 al 16 settembre, la diga di Monte Cotugno è scesa da 65.052.000 mc a 59.942.000 mc, con oltre 5 milioni di mc persi e un saldo negativo di 14.154.000 mc rispetto allo scorso anno. Nello stesso periodo, il Pertusillo è passato da 36.967.000 mc a 35.133.000 mc, con una riduzione di quasi 2 milioni di mc e un saldo negativo di 21.958.000 mc rispetto al 2024. Questi non sono allarmi né opinioni: sono dati ufficiali di Acqua del Sud, verificabili da chiunque. Eppure per mesi si è detto che tutto era sotto controllo. Poi è mancata la pioggia, e la realtà ha smascherato l'illusione: non c'era un piano, solo la speranza che il meteo supplisse alla mancanza di strategia".
Quindi le domande alla politica lucana: "Possiamo davvero parlare di governance se l'unico piano è aspettare la pioggia? Possiamo chiamarla programmazione se le scelte dipendono dal cielo più che dai dati? Possiamo continuare a considerare rassicuranti annunci che non irrigano i campi e non salvano i raccolti? Per noi la risposta è chiara: no. L'agricoltura ha bisogno di fatti, non di marketing politico. Per questo chiediamo la convocazione immediata di un Consiglio Regionale straordinario, la discussione nelle commissioni competenti e conferenze stampa che istituzionalizzino il problema degli invasi principali – a partire da Monte Cotugno e Pertusillo – con dati trasparenti e piani di gestione concreti".
"I dati sono chiari - hanno dichiarato - In una sola settimana, dal 9 al 16 settembre, la diga di Monte Cotugno è scesa da 65.052.000 mc a 59.942.000 mc, con oltre 5 milioni di mc persi e un saldo negativo di 14.154.000 mc rispetto allo scorso anno. Nello stesso periodo, il Pertusillo è passato da 36.967.000 mc a 35.133.000 mc, con una riduzione di quasi 2 milioni di mc e un saldo negativo di 21.958.000 mc rispetto al 2024. Questi non sono allarmi né opinioni: sono dati ufficiali di Acqua del Sud, verificabili da chiunque. Eppure per mesi si è detto che tutto era sotto controllo. Poi è mancata la pioggia, e la realtà ha smascherato l'illusione: non c'era un piano, solo la speranza che il meteo supplisse alla mancanza di strategia".
Quindi le domande alla politica lucana: "Possiamo davvero parlare di governance se l'unico piano è aspettare la pioggia? Possiamo chiamarla programmazione se le scelte dipendono dal cielo più che dai dati? Possiamo continuare a considerare rassicuranti annunci che non irrigano i campi e non salvano i raccolti? Per noi la risposta è chiara: no. L'agricoltura ha bisogno di fatti, non di marketing politico. Per questo chiediamo la convocazione immediata di un Consiglio Regionale straordinario, la discussione nelle commissioni competenti e conferenze stampa che istituzionalizzino il problema degli invasi principali – a partire da Monte Cotugno e Pertusillo – con dati trasparenti e piani di gestione concreti".