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Territorio

Matera e Gravina proseguono il percorso verso l'Unesco

Si va verso una candidatura unitaria: presto un protocollo d’intesa tra le due città

Matera e Gravina si danno il cinque e proseguono il cammino verso la candidatura unitaria per il riconoscimento Unesco del patrimonio storico e paesaggistico delle due città.

«Le nostre sono città gemelle: così ha voluto la storia, così vogliamo noi per il futuro» ha ribadito il primo cittadino Raffaello De Ruggieri nel corso di un incontro dinanzi ai vertici del Ministero dei beni cuturali. Una dichiarazione ufficiale in una sede istituzionale, al tavolo convocato per discutere dei passaggi da compiere in vista della candidatura dell'habitat rupestre gravinese a patrimonio mondiale Unesco. Ed un passo importante può dirsi felicemente consumato: Matera ha ribadito l'intenzione di sostenere la «gemella» Gravina, confermando la disponibilità alla presentazione di una candidatura unica delle due città, che attraverso l'estensione del già esistente sito materano consenta l'allargamento di esso all'habitat rupestre gravinese.

Un cammino avviato già tre anni fa quando alla guida del comune lucano c'era Salvatore Adduce e proseguito con la visita di due funzionari del Ministero a Gravina: «Da allora – spiega il sindaco gravinese Alesio Valente – molto è stato fatto, soprattutto sotto il profilo procedurale: attraverso il nostro tecnico incaricato, l'architetto Pietro Laureano, abbiamo provveduto a consegnare al ministero uno studio di fattibilità. Nel frattempo, ci siamo adoperati perché si creassero le condizioni di una collaborazione con Matera».
"La prospettiva che si schiude ora al nostro orizzonte è un sogno che si realizza. L'idea che insieme al sindaco di Gravina abbiamo messo in campo ha caratteri unici, distintivi ed esclusivi, attraverso i quali sarà possibile raccontare la storia dell'uomo, dalla selce al silicio» ha ribadito De Ruggieri.
Positiva, in proposito, anche la valutazione dei dirigenti ministeriali. «Molte sono le realtà che ambiscono al riconoscimento Unesco – ha ricordato l'architetto Riccio – ma Matera e Gravina insieme presentano caratteristiche originali, degne della massima considerazione. Ci sarà pertanto il nostro supporto», come anticipato a dicembre in altro incontro al primo cittadino gravinese dall'architetto Maria Grazia Bellisario, dirigente del Servizio I.

Come concordato al Mibac, i tecnici dei due Comuni lavoreranno insieme per definire i prossimi passi. E mentre il Municipio gravinese si doterà a breve di uno specifico Ufficio Unesco affidato alla direzione dell'ingegnere Michele Stasi (non a caso presente alla riunione romana), con l'arrivo della prime rondini Gravina e Matera si ritroveranno per sottoscrivere un protocollo d'intesa e formalizzare così le proprie volontà «aprendo al riguardo una fase di dialogo e concertazione anche con altri enti territoriali», rende noto Valente. Unico l'obiettivo: presentare all'Unesco una candidatura unitaria che preveda l'ingresso di Gravina nella lista dei beni patrimonio mondiale della cultura attraverso l'estensione del sito materano. Un destino segnato, per due città gemelle.
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  • Riconoscimento Unesco
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