Pietro Laureano durante il convegno Unesco
Pietro Laureano durante il convegno Unesco
Territorio

Matera internazionale con il convegno Unesco

Pietro Laureano: "Le tematiche più avanzate fanno la differenza"

Il fulcro del mondo scientifico legato allo studio del territorio per l'Unesco fa tappa a Matera per uno dei più importanti passaggi storici legati alla definizione di Patrimonio dell'Umanità, il passaggio dal monumento al territorio, nelle valutazioni, potrebbe definitivamente cambiare.

Il paesaggio prima di tutti, e nello specifico il "Codice delle caverne" come ha voluto titolare l'architetto Pietro Laureano la tre giorni di convegno da svolgere nella'apprezzatissima città dei Sassi, per un convegno bilingue, italiano e inglese, che grazie anche alla collaborazione della Kronos Viaggi e della Titobus si sta svolgendo con grande regolarità e rispetto dei tempi, tassello fondamentale per lavorare in serenità. Svariati i complimenti arrivati dal tavolo dei lavori, attraverso le parole di diversi intervenuti: da Desiree Martinez, presidente messicana dell'Ifla, alla spagnola Monica Luengo, presidente della Icomos, passando per la colombiana Marha C. Fahardo, prossima presidente Ifla a Kathrine Moore e Jukka Jokiletho.

Ma anche gli ospiti istituzionali ci hanno tenuto tantissimo a sottolineare la bellezza della città che ospita questa tre giorni di convegno, e molti si sono detti anche entusiasti di appoggiare la candidatura a Capitale europea della Cultura per il 2019.

La speranza è quella di arrivare, alla fine della tre giorni di lavoro, alla Dichiarazione di Matera, atto formale per l'Unesco che darebbe ulteriore lustro ai lavori svolti a Palazzo Lanfranchi in questi giorni. "La cosa importante è che ci sono tematiche, le più avanzate - commenta Pietro Laureano, organizzatore dell'evento materano - A Parigi proprio in questi giorni e in queste ore si sta lottando perchè la cultura venga messa negli obbiettivi delle Nazioni Unite dopo il 2015, per il millennio e non è una cosa scontata. Si sta lavorando perchè la concezione del patrimonio sia sempre più non rivolta al monumento, ma al paesaggio e quindi verso la comunità. E Matera sta diventando uno snodo importante di questo processo, perchè tutti gli esperti che stanno lottando nel mondo per queste cose sono riuniti qui. Per la possibilità di avere una dichiarazione di Matera bisogna attendere il proseguo dei lavori, dobbiamo rivolgere più lo sguardo al mondo, perchè noi ci vogliamo rivolgere al mondo".

Matera, avanguardia del territorio nel Patrimonio dell'Umanità, è un punto nevralgico, un ottimo sito dal quale lanciare questa sfida? "Con tutte le testimonianze che sono venute da stamattina e ripercorrendo il processo di Candidatura - prosegue Laureano - abbiamo visto che le cose dette venti anni fa sono attualissime, non solo anticipavano tanto già quando Matera fu presentata a Cartagena. In quell'occasione infatti esponenti importantissimi dell'Unesco si espressero dicendo che questa candidatura diceva cose nuove e ci stava portando in un mondo nuovo, portando a fare delle analisi nuove, un'esperienza per il mediterraneo, spingendo l'Unesco a fare delle cose nuove. Già all'avanguardia allora, oggi rilanciamo questo punto di vista con cose che saranno capite probabilmente più in avanti, ancora più nuove"

Quindi il messaggio lanciato come deve essere letto, cosa dovrà indicare? "Il messaggio forte è che tutti i paesaggi, tutti i luoghi sono importanti - continua l'architetto materano - è come noi li leggiamo e come li interpretiamo che può fare la differenza. Tutte le persone amano il proprio luogo. Quando li dimentichiamo, li abbandoniamo questi luoghi non hanno più parole non hanno più riscontro, non hanno più racconto. Quindi sta a noi dare un conto ai luoghi. I paesaggi sono culturali perchè li definiamo noi tali. Quindi siamo noi i paesaggi culturali. Parlavamo dei monumenti perchè davano identità alla gente, ma se la gente ha identità nei luoghi, questa è la cosa più importante, il messaggio è il cuore delle persone, l'affetto verso i propri luoghi, chiunque può valorizzare i propri luoghi. Ecco - conclude Pietro Laureano - Matera insegna a tutti a valorizzare i propri luoghi".
7 fotoIl codice delle caverne parte da Matera
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