
Religioni
"Siamo chiamati ad essere annunciatori dell'amore di Dio"
Gli auguri di Don Pino Caiazzo per una Santa Pasqua 2016
Matera - domenica 27 marzo 2016
11.04
"Ai fratelli e alle sorelle dell'amata Chiesa di Matera - Irsina
Carissimi,
"Voi non abbiate paura: So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. E' risorto! (Mt 28,5-6)"
Negli esercizi spirituali appena terminati, in preparazione alla consacrazione episcopale del 02 aprile, ho avuto modo di meditare, riflettere, pregare.
Ho rivisitato il passato, ciò che Dio ha fatto nella mia vita, calandomi, però, nel presente, per vivere meglio quanto il Signore mi sta chiedendo: venire e stare in mezzo a voi, sull'esempio di Gesù, "come colui che serve (Lc 22,27)."
La Croce gloriosa del Cristo risorto è la mia forza spirituale :"Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi" (Gv 20,21).
E' questo il momento in cui Gesù comunica ai discepoli il suo Santo Spirito. Sento che questo momento appartiene a me come appartiene a voi tutti. Siamo chiamati ad essere annunciatori dell'amore di Dio Padre nella carità di Cristo. In questo tempo storico, a Matera come a Irsina, messaggeri della risurrezione di Gesù, della sua vittoria sul male e sulla morte, portatori del suo amore divino.
Questo territorio, che pian pianino, sto iniziando a conoscere nei volti dei confratelli sacerdoti, in quello di tanti fratelli e sorelle che occasionalmente incontro, mi sta rivelando una meravigliosa realtà ed una certezza: ho tanto da imparare da voi e con voi! Insieme diventeremo annunciatori l'uno per l'altro della Risurrezione di Cristo e incrociandoci ci scambieremo questa bella notizia"Cristo è risorto!".
Caro fratello e sorella
"E' veramente risorto!" nelle tante situazioni di sofferenza che intravedo nel nostro territorio. Sofferenze che vorrebbero tenerci chiusi per sempre in una tomba. "E' veramente risorto!" per chi vive la solitudine della vita; per chi, per motivi diversi, si trova "parcheggiato" in una struttura di accoglienza; per chi vive nel letto del dolore e per chi avverte il senso dell'impotenza perché non sa come poter essere di aiuto; per chi ha perso una persona cara e si è chiusa nel proprio dolore; per chi non ha più il posto di lavoro e non sa come fare per provvedere al mantenimento della propria famiglia.
Cari giovani,
"E' veramente risorto!" Lo dico a voi che, demoralizzati, di fronte a un futuro incerto e, a volte, senza prospettive, vi lasciate andare alla ricerca di paradisi artificiali. Lo dico a voi famiglie sempre più "traballanti" sotto i colpi inesorabili di una società senza più un humus cristiano: coppie in crisi, crescono a dismisura le separazioni e, purtroppo, tanti i figli che ne subiscono le conseguenze. Lo dico a te che potresti essere in crisi nella tua vocazione sacerdotale o religiosa. La luce del risorto passa nelle feritoie delle paure che attanagliano l'intero pianeta, in nome di un "dio sanguinario";nell'umiliazione dei tanti che devono subire l'arroganza, la prepotenza della casta mafiosa; nella litigiosità politica che non sempre è capace di guardare al bene comune; ed ancora …in tutte le altre tombe, che senza volerlo e senza averlo chiesto, veniamo posti.
Carissimi fratelli e sorelle,
per dirla con una vecchia ma sempre attuale canzone di F. Guccini (Dio è morto): siamo chiamati tutti ad essere preparati "a un mondo nuovo, a una speranza appena nata, ad un futuro che ha già in mano, a una rivolta senza armi, perché noi tutti ormai sappiamo che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge. In ciò che noi crediamo: Dio è risorto! In ciò che noi vogliamo: Dio è risorto! Nel mondo che faremo: Dio è risorto!" E' un dire laico che esprime il cuore dell'essere cristiano.
Entrando in punta di piedi nelle vostre case, mi auguro che insieme possiamo uscire dalle nostre tombe, alzare gli occhi al cielo, contemplare la luce del Risorto che oggi viene a distruggere le tenebre del peccato e della morte.
Nell'attesa di venire in mezzo a voi vi abbraccio, vi benedico e vi saluto: "Cristo è risorto!"
Don Pino"
Carissimi,
"Voi non abbiate paura: So che cercate Gesù, il crocifisso. Non è qui. E' risorto! (Mt 28,5-6)"
Negli esercizi spirituali appena terminati, in preparazione alla consacrazione episcopale del 02 aprile, ho avuto modo di meditare, riflettere, pregare.
Ho rivisitato il passato, ciò che Dio ha fatto nella mia vita, calandomi, però, nel presente, per vivere meglio quanto il Signore mi sta chiedendo: venire e stare in mezzo a voi, sull'esempio di Gesù, "come colui che serve (Lc 22,27)."
La Croce gloriosa del Cristo risorto è la mia forza spirituale :"Come il Padre ha mandato me, anch'io mando voi" (Gv 20,21).
E' questo il momento in cui Gesù comunica ai discepoli il suo Santo Spirito. Sento che questo momento appartiene a me come appartiene a voi tutti. Siamo chiamati ad essere annunciatori dell'amore di Dio Padre nella carità di Cristo. In questo tempo storico, a Matera come a Irsina, messaggeri della risurrezione di Gesù, della sua vittoria sul male e sulla morte, portatori del suo amore divino.
Questo territorio, che pian pianino, sto iniziando a conoscere nei volti dei confratelli sacerdoti, in quello di tanti fratelli e sorelle che occasionalmente incontro, mi sta rivelando una meravigliosa realtà ed una certezza: ho tanto da imparare da voi e con voi! Insieme diventeremo annunciatori l'uno per l'altro della Risurrezione di Cristo e incrociandoci ci scambieremo questa bella notizia"Cristo è risorto!".
Caro fratello e sorella
"E' veramente risorto!" nelle tante situazioni di sofferenza che intravedo nel nostro territorio. Sofferenze che vorrebbero tenerci chiusi per sempre in una tomba. "E' veramente risorto!" per chi vive la solitudine della vita; per chi, per motivi diversi, si trova "parcheggiato" in una struttura di accoglienza; per chi vive nel letto del dolore e per chi avverte il senso dell'impotenza perché non sa come poter essere di aiuto; per chi ha perso una persona cara e si è chiusa nel proprio dolore; per chi non ha più il posto di lavoro e non sa come fare per provvedere al mantenimento della propria famiglia.
Cari giovani,
"E' veramente risorto!" Lo dico a voi che, demoralizzati, di fronte a un futuro incerto e, a volte, senza prospettive, vi lasciate andare alla ricerca di paradisi artificiali. Lo dico a voi famiglie sempre più "traballanti" sotto i colpi inesorabili di una società senza più un humus cristiano: coppie in crisi, crescono a dismisura le separazioni e, purtroppo, tanti i figli che ne subiscono le conseguenze. Lo dico a te che potresti essere in crisi nella tua vocazione sacerdotale o religiosa. La luce del risorto passa nelle feritoie delle paure che attanagliano l'intero pianeta, in nome di un "dio sanguinario";nell'umiliazione dei tanti che devono subire l'arroganza, la prepotenza della casta mafiosa; nella litigiosità politica che non sempre è capace di guardare al bene comune; ed ancora …in tutte le altre tombe, che senza volerlo e senza averlo chiesto, veniamo posti.
Carissimi fratelli e sorelle,
per dirla con una vecchia ma sempre attuale canzone di F. Guccini (Dio è morto): siamo chiamati tutti ad essere preparati "a un mondo nuovo, a una speranza appena nata, ad un futuro che ha già in mano, a una rivolta senza armi, perché noi tutti ormai sappiamo che se Dio muore è per tre giorni e poi risorge. In ciò che noi crediamo: Dio è risorto! In ciò che noi vogliamo: Dio è risorto! Nel mondo che faremo: Dio è risorto!" E' un dire laico che esprime il cuore dell'essere cristiano.
Entrando in punta di piedi nelle vostre case, mi auguro che insieme possiamo uscire dalle nostre tombe, alzare gli occhi al cielo, contemplare la luce del Risorto che oggi viene a distruggere le tenebre del peccato e della morte.
Nell'attesa di venire in mezzo a voi vi abbraccio, vi benedico e vi saluto: "Cristo è risorto!"
Don Pino"