Consiglio comunale, passano le linee programmatiche dell’amministrazione De Ruggieri
Consiglio comunale, passano le linee programmatiche dell’amministrazione De Ruggieri
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Consiglio comunale, passano le linee programmatiche dell’amministrazione De Ruggieri

Ancora una volta la minoranza si astiene in polemica con il sindaco

Sono state approvate in consiglio comunale - questa volta svoltosi nella sala consiliare della Provincia - le linee programmatiche del mandato legislativo comunale 2015-2020 del sindaco, Raffaello De Ruggieri. Il documento, dopo una lunga e accesa discussione, è passato con 21 voti favorevoli della maggioranza e l'astensione compatta della minoranza composta dal centro-sinistra e dal Movimento 5 Stelle.

Prima dell'enunciazione delle linee programmatiche da parte del primo cittadino, è intervenuto il consigliere democratico, Salvatore Adduce che, nel ricordare i motivi relativi alla decisione di sospendere l'ultima seduta turbolenta, ha richiesto un aggiornamento in merito alla vicenda di nomina della giunta, non ancora avulsa da dubbi: "Pregherei il presidente del consiglio, Angelo Tortorelli, di convocare una conferenza dei capigruppo per discutere della nomina degli assessori, il primo atto amministrativo del sindaco non ancora chiaro, da un punto di vista procedurale, a molti di noi della minoranza". Richiesta repentinamente accolta da Tortorelli che ha convocato la conferenza nella giornata del 28 luglio.

I lavori sono poi proseguiti con l'esposizione del programma amministrativo 2015-2020 da parte del sindaco. "Abbiamo la consapevolezza – ha affermato De Ruggieri – di vivere un momento straordinario nella lunga storia di Matera. Grande è la responsabilità cui siamo chiamati, per rispettare le attese di quanti ci guardano a modello di rinascita e di riscatto in una fase storica in cui tutto il sud, non solo d'Italia ma anche d'Europa, ha bisogno di recuperare la speranza e l'orgoglio. Sicuri della nostra storia e dei nostri obiettivi, il nostro intento è di attuare un programma in grado di creare una vera città europea, che sappia costruire il proprio futuro con fiducia e competenza, che sia territorio di risorse e opportunità per i nostri concittadini e per i cittadini di Basilicata, d'Italia e d'Europa".

Il programma è molto denso ed ampio. Di fatti, sono sei gli obiettivi a cui corrispondono gli assi d'intervento, le linee di sviluppo e i progetti: sviluppo economico e turismo; welfare urbano come risorsa di sviluppo; una città sostenibile, equa e a misura d'uomo; creazione del polo dell'industria creativa e della conoscenza; qualificazione e competitività del settore agroalimentare; gestione attiva dei Sassi e del patrimonio storico e ambientale.

Il primo punto da realizzare è il piano infrastrutturale che comprende: l'ammodernamento del tracciato Fal, con l'obiettivo di realizzare un collegamento stabile, in tempi brevi, con Bari e l'aeroporto di Palese; la riproposizione del tema del collegamento ferroviario di Matera alla rete ordinaria delle Ferrovie dello Stato per Ferrandina; la realizzazione del raccordo veloce Ferrandina – Matera – Gioia del Colle e il completamento della Bradanica. Nel programma, inoltre, sono presenti degli interventi in merito al piano della mobilità urbana, come la realizzazione del terminal bus di Matera Nord (Venusio) e della circonvallazione viaria. Per la riduzione dell'utilizzo del mezzo privato nel centro storico si applicheranno metodi d'interdizione e limitazione del traffico (Ztl, aree pedonali urbane e inteventi per favorire la mobilità ciclabile). E poi tanto altro: dalla ricostituzione dell'ufficio Sassi all'incentivazione della ricerca e conoscenza tramite la valorizzazione del Centro di Geodesia Spaziale e del Consorzio di bonifica, fino al tema emergenziale della raccolta rifiuti da affrontare con la 'strategia rifiuti 0'. Molti di questi interventi saranno finanziati con fondi europei e risorse da ottenere grazie al "potere contrattuale di Matera2019 da esibire nei rapporti con lo Stato e altri enti", come ha aggiunto il sindaco.

Pietro Iacovone, consigliere di minoranza, è il primo ad intervenire dopo la lunga dissertazione del sindaco: "Molte delle questioni indicate sono ben conosciute. L'elenco delle proposte è consistente, ma monco perché non espleta in dettaglio quali sono le risorse che andranno a finanziare tali opere". Un'altra criticità ravvisata dal consigliere è "la mancata costituzione di interventi tesi a costituire una comunità, puntando sull'intensificazione delle relazioni sociali". Pasquale Lionetti, ex assessore all'urbanistica ed adesso consigliere della lista Api, non intende ripartire da zero: "Abbiamo fornito delle basi ben solide all'amministrazione De Ruggieri, con diverse deliberazioni in merito al piano di gestione del sito Unesco, piano di mobilità urbana e il regolamento urbanistico. Dunque, molte delle risposte ai propositi, contenuti nelle linee guida, si trovano nell'operato della precedente amministrazione". Dello stesso avviso l'ex sindaco, Salvatore Adduce: "De Ruggieri e la giunta possono usufruire di un'eredità pulita, pronta ad essere utilizzata. Il nostro lascito ammonta a 100 milioni di euro. Il nostro operato ha tenuto la barra dritta sul bilancio e, nonostante i tagli lineari, ha continuato a mantenere le politiche sociali".

La maggioranza, invece, è pienamente soddisfatta dei propositi del sindaco. Angelo Cotugno, della lista Matera Capitale, sottolinea i punti chiave del programma: "Elemento caratterizzante delle linee programmatiche è la visione di una città 'europea'. La contrattazione con gli altri enti, a partire dallo Stato, è fondamentale per ottenere deroghe a vincoli imposti e per finanziare opere materiali e immateriali necessarie per la Capitale europea della cultura per il 2019". Ma nell'immediato, continua Cotugno, è necessario "mettere in efficienza la macchina amministrativa per completare diverse opere grazie ai Fondi Coesione e Sviluppo". Anche il consigliere di maggioranza, Michele Lamacchia, è concorde sul prospetto del primo cittadino: "Le linee programmatiche abbracciano tutte le problematiche della città con le relative risoluzioni future", ma "bisogna incanalare queste energie nell'entroterra lucano e non solo verso la vicina Puglia".
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