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Trasporti
Il 2019 è alle porte e il sistema infrastrutturale risulta ancora insufficiente e inadeguato
Dura nota di Cefola (Uilt Trasporti)
Matera - martedì 18 aprile 2017
Comunicato Stampa
"Mancano meno di due anni al grande evento "Capitale europea della cultura" per cui la nostra bellissima Matera assumerà l'onore di "Caput Mundi" e l'onere di ben rappresentare tutta la regione agli occhi dell'intera popolazione mondiale. E' un evento unico e importantissimo per tutto il popolo lucano e bisogna essere pronti per non rischiare di dare una immagine distorta del nostro territorio a cui, finalmente, gli vengono riconosciuti i giusti meriti. Purtroppo c'è da sottolineare che raggiungere la città è ancora una nota dolente a causa dell'attuale insufficiente e inadeguato sistema infrastrutturale sia su strada che su ferro". Lo afferma, in un comunicato stampa, Antonio Cefola, segretario regionale Uilt Trasporti – Mobilità Basilicata.
"C'è da fare tantissimo e i tempi per l'attuazione si accorciano inesorabilmente. A ciò si aggiunge la difficoltà che il trasporto urbano riscontra tutti giorni. E' di sabato scorso, 8 aprile l'ultimo caso di scorrettezza nel parcheggiare le auto in zone di divieto causando, di fatto, il blocco e l'interruzione delle corse dei bus urbani. Gli addetti al servizio reclamano continuamente perché succede tutti i giorni e la cosa peggiore è che vengono fatti indietreggiare i bus, variando il percorso destinato senza alcuna sicurezza, per non rimuovere le auto. Sarebbe opportuno, invece, che gli abusivi si rendano conto di risiedere in una città civile e agiscano come tali e che i preposti ai controlli agiscano con più severità. Per tale comportamento si rischia una denuncia penale e la Cassazione si è espressa chiaramente e definitivamente considerando il reato come violenza privata e interruzione di pubblico servizio. Si spera solo che nel 2019 non accadano più episodi del genere, specie se i bus urbani saranno pieni zeppi di turisti che si vedranno indietreggiare invece di avanzare nel loro itinerario".
"C'è da fare tantissimo e i tempi per l'attuazione si accorciano inesorabilmente. A ciò si aggiunge la difficoltà che il trasporto urbano riscontra tutti giorni. E' di sabato scorso, 8 aprile l'ultimo caso di scorrettezza nel parcheggiare le auto in zone di divieto causando, di fatto, il blocco e l'interruzione delle corse dei bus urbani. Gli addetti al servizio reclamano continuamente perché succede tutti i giorni e la cosa peggiore è che vengono fatti indietreggiare i bus, variando il percorso destinato senza alcuna sicurezza, per non rimuovere le auto. Sarebbe opportuno, invece, che gli abusivi si rendano conto di risiedere in una città civile e agiscano come tali e che i preposti ai controlli agiscano con più severità. Per tale comportamento si rischia una denuncia penale e la Cassazione si è espressa chiaramente e definitivamente considerando il reato come violenza privata e interruzione di pubblico servizio. Si spera solo che nel 2019 non accadano più episodi del genere, specie se i bus urbani saranno pieni zeppi di turisti che si vedranno indietreggiare invece di avanzare nel loro itinerario".