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Il saluto iniziale di mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, arcivescovo di Matera-Irsina

Celebrazione liturgica per l'ordinazione episcopale di mons. Rocco Pennacchio. chiesa

All'inizio della celebrazione eucaristica ringraziamo il Signore per la gioia che ci apprestiamo a vivere attraverso la consacrazione episcopale di Don Rocco Pennacchio ad Arcivescovo Metropolita di Fermo. Sento di ringraziare il S. Padre, Papa Francesco, che ci sta orientando e guidando per le strade dell'umanità ad essere Chiesa viva, giovane, gioiosa, misericordiosa, in uscita. E la scelta di Don Rocco rientra in questa linea. Saluto ognuno di voi e in particolare tutti i confratelli vescovi qui presenti e quanti sono spiritualmente in comunione. Ieri sera Mons. Gianfranco Todisco, mi ha telefonato per manifestare la sua gioia e vicinanza. Permettete che il mio personale saluto e dell'intera Chiesa di Matera – Irsina vada al Segretario Generale della CEI, Mons. Nunzio Galantino. La sua presenza per noi è segno di condivisione con l'intero episcopato italiano e quindi con Sua Em.za Card. Mons. Gualtiero Bassetti, Presidente.

Ringrazio l'Episcopato delle Marche, della Basilicata, ma anche della Puglia, della Calabria, della Campania, del Lazio, della Toscana rappresentati da alcuni confratelli, in particolare Mons. Salvatore Ligorio, mio predecessore, padre amato dal clero di Matera –Irsina e dal popolo santo di Dio. Ringrazio Mons. Luigi Conti attuale Amministratore apostolico di Fermo e predecessore di Don Rocco.

Saluto Mons. Claudio Giuliodori, assistente ecclesiastico generale dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.

Un saluto particolare a quanti, lavorando presso la CEI, oggi sono convenuti a condividere questo momento di grazia.

Saluto tutte le autorità, civili e militari, qui presenti. Saluto soprattutto voi, popolo santo di Dio, presenti in questo luogo e nella chiesa dell'Addolorata, e quanti ci state seguendo da casa, soprattutto anziani e ammalati, attraverso la diretta televisiva grazie al servizio di TRM e TV Centro Marche.

Sento di salutare i fedeli dell'Arcidiocesi di Fermo, qui convenuti, dopo un lungo viaggio. Benvenuti tra noi. Da oggi le nostre Chiese locali, per il dono di Don Rocco, saranno più vicine e unite.

Un saluto speciale va alla famiglia di Don Rocco: alla mamma Angela che sicuramente sta offrendo tutte le sue sofferenze per il figlio, prima prete e fra poco vescovo. Anche noi pregheremo per lei. Al papà Giovanni, alla sorella Stefania e al cognato Peppe, con i figli Giulia e Giovanni, che con grande dignità e fede stanno affrontando la perdita del caro fratello Nunzio, giusto un mese fa.

E ora dal Signore Gesù, sentiamoci invitati alla mensa della Parola e dell'Eucaristia. Lui ci chiama alla conversione. Riconosciamo di essere peccatori e invochiamo con fiducia la misericordia di Dio.
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