
Politica
L'assessore Mariangela Liantonio replica alla lettera di Tommaso Giusto
Si parla ancora del centro Mazzarone
Matera - lunedì 4 settembre 2017
12.53
Dopo la bufera di polemiche nate sui social sul centro Mazzarone ecco la risposta dell'Assessore Mariangela Liantonio che di seguito riportiamo integralmente:
Gentile Sig. Giusto,
con la sua lettera pubblicata sui social web, accusa apertamente il Comune di Matera, di non fare abbastanza per sua figlia Katia, che è ospite del centro Mazzarone, lamentando che il centro sia stato chiuso durante il mese di agosto.
Il centro Mazzarone è un centro di eccellenza della intera Regione ed accoglie 18 ospiti con gravi disabilità, prestando loro ogni giorno una specialistica assistenza terapeutica, il servizio mensa, il trasporto da e per il centro. Un'attività assistenziale di alto livello, totalmente gratuita, che fa torto alla verità sottovalutare.
I portatori di gravi disabilità sono persone deboli, maggiormente indifese, che vanno accudite insieme con le rispettive famiglie, con ogni attenzione;
è quello che nel Centro si fa, che è già tanto, tuttavia ancora non basta e l'attività andrebbe maggiormente potenziata facendo ogni possibile sforzo.
E' una cosa che sappiamo bene, Sig.Giusto, e alla quale io personalmente, per quanto di mia competenza, presterò la massima attenzione, e che lei ha fatto comunque bene a ricordarci.
Ma non crede, anche in ossequio al suo nome - nomen omen -, che sarebbe stato più giusto, più corretto e più completo parlare anche di tutte le cose buone che il Centro fa?
Perché se solo una parte di un piccolo corridoio dell'Ospedale (per restare in tema di sanità e di assistenza) presenta qualche piccola macchia, si deve dire o comunque far credere che l'Ospedale è sporco?
Perché nel nostro Paese si raccontano solo le cose che non vanno, che non ci piacciono, che reputiamo non adeguate, e comunque insufficienti per le nostre esigenze e aspettative, e mai parliamo, con onestà, anche delle cose pregevoli che riceviamo?
Perché il Sig.Giusto, che conosce bene il centro, non ha avuto nemmanco una parola di riconoscenza o anche di semplice apprezzamento per tutto quello che il centro fa per la sua Katia e per tanti altri?
Perché non riconoscere l'alta professionalità, la sensibilità, l'attenzione quotidiana che viene prestata a Katia?
La sua arrabbiatura, Sig.Giusto, pur se comprensibile, non deve tuttavia rappresentare solo una parte della realtà, travisando proprio quella migliore, che io, lo ribadisco, difendo energicamente e che comunque intendo rendere maggiormente rispondente ai bisogni della comunità.
Che ne pensa Sig.Giusto?
Il paragone tra figli e cani, e notti bianche e luminose e quelle buie che i genitori di un figlio con grave disabilità certamente passano, è tanto forte quanto inopportuno e toglie l'importanza al problema perché le cose non sono collegate né confliggenti e questa commistione altro non è che una pala eolica che dalla collina ventosa fornisce l'alimentazione alla fabbrica del qualunquismo e della polemica, che nonostante la avversa congiuntura economica, non conosce flessioni di fatturato…
Lo ribadisco: il Comune farà tutto il necessario per stare ancora più vicino a coloro che hanno bisogno, peraltro, con particolare attenzione a quanti oggi non hanno la possibilità di accesso a strutture socio-assistenziali. E' una priorità che io ho dato alla mia azione di governo, sin dall'inizio.
Nel frattempo io continuerò comunque ad amare i cani e a difenderli, senza che la cosa mi imbarazzi.
Saluti a lei Sig. Giusto e un abbraccio a sua figlia Katia.
Mariangela Liantonio
Assessore alle Politiche Sociali
Comune di Matera
Gentile Sig. Giusto,
con la sua lettera pubblicata sui social web, accusa apertamente il Comune di Matera, di non fare abbastanza per sua figlia Katia, che è ospite del centro Mazzarone, lamentando che il centro sia stato chiuso durante il mese di agosto.
Il centro Mazzarone è un centro di eccellenza della intera Regione ed accoglie 18 ospiti con gravi disabilità, prestando loro ogni giorno una specialistica assistenza terapeutica, il servizio mensa, il trasporto da e per il centro. Un'attività assistenziale di alto livello, totalmente gratuita, che fa torto alla verità sottovalutare.
I portatori di gravi disabilità sono persone deboli, maggiormente indifese, che vanno accudite insieme con le rispettive famiglie, con ogni attenzione;
è quello che nel Centro si fa, che è già tanto, tuttavia ancora non basta e l'attività andrebbe maggiormente potenziata facendo ogni possibile sforzo.
E' una cosa che sappiamo bene, Sig.Giusto, e alla quale io personalmente, per quanto di mia competenza, presterò la massima attenzione, e che lei ha fatto comunque bene a ricordarci.
Ma non crede, anche in ossequio al suo nome - nomen omen -, che sarebbe stato più giusto, più corretto e più completo parlare anche di tutte le cose buone che il Centro fa?
Perché se solo una parte di un piccolo corridoio dell'Ospedale (per restare in tema di sanità e di assistenza) presenta qualche piccola macchia, si deve dire o comunque far credere che l'Ospedale è sporco?
Perché nel nostro Paese si raccontano solo le cose che non vanno, che non ci piacciono, che reputiamo non adeguate, e comunque insufficienti per le nostre esigenze e aspettative, e mai parliamo, con onestà, anche delle cose pregevoli che riceviamo?
Perché il Sig.Giusto, che conosce bene il centro, non ha avuto nemmanco una parola di riconoscenza o anche di semplice apprezzamento per tutto quello che il centro fa per la sua Katia e per tanti altri?
Perché non riconoscere l'alta professionalità, la sensibilità, l'attenzione quotidiana che viene prestata a Katia?
La sua arrabbiatura, Sig.Giusto, pur se comprensibile, non deve tuttavia rappresentare solo una parte della realtà, travisando proprio quella migliore, che io, lo ribadisco, difendo energicamente e che comunque intendo rendere maggiormente rispondente ai bisogni della comunità.
Che ne pensa Sig.Giusto?
Il paragone tra figli e cani, e notti bianche e luminose e quelle buie che i genitori di un figlio con grave disabilità certamente passano, è tanto forte quanto inopportuno e toglie l'importanza al problema perché le cose non sono collegate né confliggenti e questa commistione altro non è che una pala eolica che dalla collina ventosa fornisce l'alimentazione alla fabbrica del qualunquismo e della polemica, che nonostante la avversa congiuntura economica, non conosce flessioni di fatturato…
Lo ribadisco: il Comune farà tutto il necessario per stare ancora più vicino a coloro che hanno bisogno, peraltro, con particolare attenzione a quanti oggi non hanno la possibilità di accesso a strutture socio-assistenziali. E' una priorità che io ho dato alla mia azione di governo, sin dall'inizio.
Nel frattempo io continuerò comunque ad amare i cani e a difenderli, senza che la cosa mi imbarazzi.
Saluti a lei Sig. Giusto e un abbraccio a sua figlia Katia.
Mariangela Liantonio
Assessore alle Politiche Sociali
Comune di Matera