Cosimo Muscaridola (PD)
Cosimo Muscaridola (PD)
Politica

Maretta nel Pd, un consigliere comunale si sospende

Decisione di L'Episcopia per protesta con la segreteria cittadina

"Nella giornata di lunedì 20/01/2020 ho inviato debita comunicazione ai vertici nazionali e territoriali del Partito Democratico, avente ad oggetto la mia autosospensione temporanea dal partito con la relativa richiesta di accertamento, da parte degli organi deputati, dei comportamenti tenuti dal Segretario di Circolo del Partito Democratico di Matera". Lo scrive in una nota il consigliere comunale Gaspare L'Episcopia.

Il comunicato così prosegue:

"Questa decisione - aggiunge - è frutto di una precisa presa di posizione e attiene alla crisi politica che ha interessato e sta interessando la nostra comunità cittadina. È necessario premettere che nel 2017 il Sindaco De Ruggieri non trovando più una solida maggioranza in Consiglio diede vita ad un Governo di Unità Municipale per il bene della città e per il raggiungimento degli obbiettivi di Matera Capitale Europea della Cultura per il 2019. Il Partito Democratico insieme a tutte le forze presenti in consiglio, ad esclusione del Movimento 5 Stelle aderì al c.d. GUM (Governo di Unità Municipale).

L'indirizzo politico conferito dal Partito a tale iniziativa aveva un limite temporale ed una specifica e ben identificata finalità: Garantire un governo alla Città di Matera fino al 2019. Decorso tale termine era necessario dare avvio, all'interno del Partito Democratico, ad una riflessione circa l'opportunità di proseguire l'attività di supporto al governo De Ruggieri, avvallata da una intaccabile ragione politica. Ci saremmo aspettati, che il segretario di circolo del PD di Matera convocasse una riunione della direzione cittadina per discutere e definire la linea da assumere ed invece non c'è stata alcuna interlocuzione, alcuna discussione.

Anzi, con atto unilaterale il Segretario di Circolo del Partito Democratico di Matera, agli inizi del 2020 si auto conferisce la legittimità a superare qualsivoglia tipo di discussione in seno al partito, concordando direttamente con il sindaco De Ruggieri (che ha assunto la funzione di semplice cinghia di distribuzione), alcune mere operazioni di riposizionamento assessorili in disprezzo alle norme statutarie e regolamentari, infrangendole spregiudicatamente. Purtroppo non abbiamo assistito ad una sporadica e peregrina azione in solitaria ma tale iniziativa rappresenta il consistente e collaudato metodo di azione che ha caratterizzato l'attività del Segretario negli ultimi anni.

Il Partito asservito alla sua diretta funzione e del suo ben noto e identificato gruppo, non il contenitore dove incontrarsi, discutere, confrontarsi. Non si contano le defezioni e le prese di distanza dal partito locale in questi anni da parte di chi ha provato ad instaurare un dialogo ma si è visto accompagnare fuori la porta.
Ci si è resi conto che il confronto diventava automaticamente dissenso, ed il dissenso diventava il principio da esorcizzare e annientare. In ultimo l'esclusione dal tavolo di qualsivoglia tipo di discussione dell'area cattolico-democratica, alla quale orgogliosamente appartengo, del Partito Democratico. Un'area storica, essenziale e determinante all'interno del PD.

Questo totale disprezzo del confronto stona totalmente con i principi ispiratori di adesione al Partito Democratico. L'art. 1 comma 8 dello Statuto Nazionale difatti recita che "Il Partito Democratico riconosce e rispetta il pluralismo delle opzioni culturali e delle posizioni politiche al suo interno come parte essenziale della sua vita democratica". Gli organi nazionali e territoriali del Partito Democratico devono prendere coscienza che questi metodi sono da condannare. Il tempo dei partiti a vocazione totalitaria, delle democrazie paventate, delle oligarchie, è finito.

Inoltre, il Partito Democratico nazionale auspica, in questo momento storico, l'inizio di una nuova fase, rispettosa delle regole, dei confronti, aperta alle nuove generazioni, a nuovi movimenti, con metodi e interpreti nuovi. Il Partito Democratico di Matera, invece, in difformità alla linea nazionale si chiude nei propri confini, escludendo pezzi importanti al suo interno a difesa di una classe dirigente datata anagraficamente. Pertanto mi auguro che questa attività sia oggetto di attenta valutazione da parte degli organi nazionali e regionali deputati, i quali dovranno esprimersi sull'operato del Segretario di Circolo e valutare se gli atteggiamenti posti in essere siano o meno rispondenti ai Principi e alle regole dello Statuto del Partito Democratico", conclude il comunicato.

LA REPLICA. Il segretario cittadino Cosimo Muscaridola replica sostenendo che L'Episcopia non fa più parte del Pd, non ha rinnovato l'iscrizione e inoltre ha sottoscritto una mozione di sfiducia ponendosi fuori dal partito.
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