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Territorio
Regione Basilicata: richiesta di stato di emergenza per agricoltura
A causa della grave crisi idrica
Matera - sabato 4 ottobre 2025
9.04
La giunta regionale della Basilicata ha deliberato la richiesta al governo nazionale per il riconoscimento dello stato di emergenza idrica. Si tratta di uno strumento mirato che da un lato conferisce poteri straordinari al commissario delegato, dall'altro consente di prevedere investimenti infrastrutturali e interventi diretti a favore anche delle imprese agricole, in continuità con le azioni già avviate. L'estate è stata particolarmente difficile per il comparto agricolo anche se le portate di acqua sono state garantite.
"Un ruolo decisivo è stato svolto dal tavolo verde, che vede la presenza delle associazioni di categoria, dai tavoli istituzionali regionali e interregionali, nonché dal Consorzio di Bonifica della Basilicata - ha detto l'assessore alle politiche agricole Carmine Cicala - che insieme agli imprenditori agricoli ha saputo affrontare una stagione estremamente complessa. Nonostante una disponibilità di risorsa idrica ridotta di oltre 60 milioni di metri cubi per il solo comparto agricolo, è stato possibile programmare e garantire le colture primaverili-estive e autunno-vernine, mantenendo le stesse quantità degli anni precedenti. Un risultato che testimonia capacità organizzativa, visione strategica e risposta concreta alle esigenze del settore. Tuttavia, l'obiettivo deve essere quello di fare ancora meglio e di più negli anni a venire''.
Le misure emergenziali, come l'utilizzo di pompe mobili e approvvigionamenti alternativi rispetto agli invasi, hanno richiesto investimenti aggiuntivi alla Regione. ''Proprio per questo la richiesta dello stato di emergenza idrica non rappresenta soltanto una scelta giusta ma un atto doveroso - ha aggiunto Cicala - essa permetterà di disporre di risorse straordinarie, di velocizzare interventi infrastrutturali e di approntare ulteriori strumenti straordinari che, nel caso in cui la criticità dei livelli di invaso dovesse permanere, anche nel 2026, possano mettere l'intero sistema nelle migliori condizioni per far fronte a qualsiasi scenario di crisi''.
"Un ruolo decisivo è stato svolto dal tavolo verde, che vede la presenza delle associazioni di categoria, dai tavoli istituzionali regionali e interregionali, nonché dal Consorzio di Bonifica della Basilicata - ha detto l'assessore alle politiche agricole Carmine Cicala - che insieme agli imprenditori agricoli ha saputo affrontare una stagione estremamente complessa. Nonostante una disponibilità di risorsa idrica ridotta di oltre 60 milioni di metri cubi per il solo comparto agricolo, è stato possibile programmare e garantire le colture primaverili-estive e autunno-vernine, mantenendo le stesse quantità degli anni precedenti. Un risultato che testimonia capacità organizzativa, visione strategica e risposta concreta alle esigenze del settore. Tuttavia, l'obiettivo deve essere quello di fare ancora meglio e di più negli anni a venire''.
Le misure emergenziali, come l'utilizzo di pompe mobili e approvvigionamenti alternativi rispetto agli invasi, hanno richiesto investimenti aggiuntivi alla Regione. ''Proprio per questo la richiesta dello stato di emergenza idrica non rappresenta soltanto una scelta giusta ma un atto doveroso - ha aggiunto Cicala - essa permetterà di disporre di risorse straordinarie, di velocizzare interventi infrastrutturali e di approntare ulteriori strumenti straordinari che, nel caso in cui la criticità dei livelli di invaso dovesse permanere, anche nel 2026, possano mettere l'intero sistema nelle migliori condizioni per far fronte a qualsiasi scenario di crisi''.