Polizia e Carabinieri
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Cronaca

Rubano un’auto e tentano furto in un’azienda agrituristica

Arrestati nella notte due giovani rumeni residenti a Matera

Due giovani rumeni sono stati arrestati a Matera dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri, intervenuti congiuntamente presso un'azienda agrituristica sita in contrada Chiancalata a seguito di una segnalazione pervenuta nella notte. Il proprietario dell'azienda si era accorto di sconosciuti che si era introdotti furtivamente in un capannone ed avevano chiamato subito il 113.

La Sala Operativa della Questura ha allora immediatamente inviato sul posto il personale delle Volanti, allertando nel contempo anche i Carabinieri.

Sul posto effettivamente c'era un'autovettura che stazionava, con il motore acceso e i fari spenti, proprio in prossimità dell'ingresso principale dell'azienda. Alla vista dei militari dell'Arma, un uomo, identificato poi per Nica Nicusor, rumeno 39enne residente a Matera, è uscito dal veicolo, dandosi alla fuga nei campi limitrofi, dove però è stato raggiunto e bloccato dagli stessi militari, dopo un breve inseguimento.

Nel contempo gli operatori delle Volanti sono intervenuti all'interno del capannone, dove hanno bloccato un altro cittadino rumeno, Boalaveche Cristian Marian, appena 18enne, anch'egli residente a Matera. All'interno del capannone erano ricoverati due trattori di grosse dimensioni e attrezzature varie, evidentemente obiettivo dei due ladri.

La serratura della portiera lato guidatore dell'autovettura a bordo della quale i due erano giunti, una Citroen Xara, risultava essere stata forzata. Da accertamenti successivi, si è appurato che il veicolo era stato rubato nelle ore precedenti nel Capoluogo.

I due sono stati così tratti in arresto e condotti nella casa circondariale di Matera per furto aggravato e tentato furto aggravato. Il Boalaveche sul luogo dell'intervento ha simulato un malore e per tale motivo è stato prima accompagnato al locale pronto soccorso. Successivamente, negli uffici della Questura si mostrava insofferente nei confronti degli operatori, profferendo frasi minacciose nei loro confronti: dovrà così rispondere anche di minacce a pubblico ufficiale.
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