
Vita di città
Associazione sviluppo: "Matera si unisca alla Puglia per creare una settima provincia"
Comunicato della AISM Mathera
Matera - mercoledì 20 agosto 2025
9.56
"Matera non può più essere il vagone di un treno morto. Troppi anni di umiliazioni, di poteri e risorse sottratti, di decisioni piegate solo a garantire la sopravvivenza artificiale di Potenza. È tempo di scegliere: restare prigionieri di una Regione che blocca ogni crescita o unirsi alla Puglia, agganciandosi al treno ad alta velocità dello sviluppo". Lo sostiene l'associazione Aism (associazione infrastrutture e sviluppo) Mathera che rilancia la questione "geografica" Matera-Potenza e propone di unire la città dei Sassi alla Puglia.
Lungo l'elenco di lamentale: "Camera di Commercio unica a Potenza: un'anomalia che non esiste in nessun'altra Regione. Genio Civile, Beni Culturali, Provveditorato agli Studi: sedi cancellate a Matera, tutte accentrate a Potenza. Sanità: tentativo di un'unica ASL per gonfiare l'ospedale di Potenza e ridimensionare Matera. Consorzi Industriali: fusione truccata per coprire le voragini di Potenza con le risorse di Matera. Finanziamenti straordinari: 100 milioni in pochi anni solo per salvare Potenza dal dissesto. Fondi FSC: 1.066 milioni alla Basilicata, di cui 1.033 a Potenza e solo 33 a Matera. Fondi per Matera 2019: quasi la metà, il 49%, sottratti e dirottati su Potenza, trasformando la Capitale Europea della Cultura in una banca da cui attingere a piacimento. 150 anni per avere una ferrovia degna di questo nome, ancora incompiuta. Nessuna luce in fondo al tunnel per la strada più trafficata della Regione, la SS7 Matera–Ferrandina, e per la SP3 Matera–Metaponto, abbandonate al degrado. Spettacoli inibiti a Matera: un'ordinanza vieta eventi in piazza, cancellando concerti e persino "Battiti Live" in diretta su Canale 5, solo per spostare il Capodanno a Potenza. La stessa Cava del Sole, simbolo culturale della città, resa inutilizzabile da direttive regionali".
Secondo Aism Mathera "questa non è casualità, è un progetto politico lucido: depotenziare Matera per fare di tutta la Regione un'unica provincia con capoluogo Potenza". Pertanto "la soluzione è una sola: Basta con l'inganno del "riequilibrio territoriale" mai attuato. Basta con il decentramento promesso e mai realizzato. L'unica via è uscire dalla Basilicata e dar vita alla Settima Provincia Pugliese con capoluogo Matera. Un territorio con oltre 300.000 abitanti, unendo la provincia materana e i comuni pugliesi confinanti, diventerebbe il vero motore di sviluppo del Mezzogiorno, finalmente agganciato alla crescita e all'efficienza della Puglia. Matera non è più disposta a subire: fuori dalla Basilicata, dentro la Puglia che cresce. È ora di correre. È ora di scegliere. È ora di cambiare".
Lungo l'elenco di lamentale: "Camera di Commercio unica a Potenza: un'anomalia che non esiste in nessun'altra Regione. Genio Civile, Beni Culturali, Provveditorato agli Studi: sedi cancellate a Matera, tutte accentrate a Potenza. Sanità: tentativo di un'unica ASL per gonfiare l'ospedale di Potenza e ridimensionare Matera. Consorzi Industriali: fusione truccata per coprire le voragini di Potenza con le risorse di Matera. Finanziamenti straordinari: 100 milioni in pochi anni solo per salvare Potenza dal dissesto. Fondi FSC: 1.066 milioni alla Basilicata, di cui 1.033 a Potenza e solo 33 a Matera. Fondi per Matera 2019: quasi la metà, il 49%, sottratti e dirottati su Potenza, trasformando la Capitale Europea della Cultura in una banca da cui attingere a piacimento. 150 anni per avere una ferrovia degna di questo nome, ancora incompiuta. Nessuna luce in fondo al tunnel per la strada più trafficata della Regione, la SS7 Matera–Ferrandina, e per la SP3 Matera–Metaponto, abbandonate al degrado. Spettacoli inibiti a Matera: un'ordinanza vieta eventi in piazza, cancellando concerti e persino "Battiti Live" in diretta su Canale 5, solo per spostare il Capodanno a Potenza. La stessa Cava del Sole, simbolo culturale della città, resa inutilizzabile da direttive regionali".
Secondo Aism Mathera "questa non è casualità, è un progetto politico lucido: depotenziare Matera per fare di tutta la Regione un'unica provincia con capoluogo Potenza". Pertanto "la soluzione è una sola: Basta con l'inganno del "riequilibrio territoriale" mai attuato. Basta con il decentramento promesso e mai realizzato. L'unica via è uscire dalla Basilicata e dar vita alla Settima Provincia Pugliese con capoluogo Matera. Un territorio con oltre 300.000 abitanti, unendo la provincia materana e i comuni pugliesi confinanti, diventerebbe il vero motore di sviluppo del Mezzogiorno, finalmente agganciato alla crescita e all'efficienza della Puglia. Matera non è più disposta a subire: fuori dalla Basilicata, dentro la Puglia che cresce. È ora di correre. È ora di scegliere. È ora di cambiare".