Bonus gas
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Territorio

Bonus gas: dopo i conguagli la Regione tenta di rimediare

Confronto in atto con società erogatrici

La Giunta regionale, in una seduta straordinaria, ha approvato il nuovo "Disciplinare di attuazione della legge regionale 23 agosto 2022", eliminando la disposizione relativa all'adesione alle Condizioni economiche del Disciplinare per l'erogazione del bonus gas Regione Basilicata variabile gas.

Una parte importante del deliberato riguarda i rimborsi e i conguagli legati al contributo. Nei primi anni di applicazione, 2022-2023, il bonus è stato calcolato su consumi stimati: oggi, con i dati effettivi forniti dai distributori, si procede alla verifica dei conti. Questo significa che se un cittadino ha ricevuto meno del dovuto vedrà riconosciuto un rimborso a credito direttamente in bolletta. Al contrario, se ha beneficiato di un importo superiore rispetto ai consumi reali, dovrà restituire la differenza. La Regione ha chiesto che le società di vendita procedano alla compensazione delle somme notificate ai cittadini con il bonus previsto nelle dieci bollette successive alla comunicazione stessa.
L'agevolazione riguarda il Cmem, vale a dire il costo medio della materia prima gas: viene azzerato in bolletta per tutti i cittadini residenti in Basilicata con fornitura domestica relativa alla prima casa, comprese le famiglie in affitto e i condomini con riscaldamento centralizzato. In caso di cambio fornitore, voltura o disattivazione della fornitura, l'eventuale debito residuo sarà trasferito al nuovo intestatario.

Obbligo di comunicazione. Le società di vendita hanno l'obbligo di comunicare correttamente gli importi dovuti. Qualora non lo facciano, gli oneri di recupero resteranno a loro carico. Inoltre, come chiarito dalla Regione Basilicata, non si applica la prescrizione biennale prevista dalla normativa nazionale: i conguagli, quindi, restano dovuti, trattandosi di un beneficio pubblico percepito in misura superiore al dovuto. La Regione, insieme ad API-BAS, seguirà l'intero processo attraverso specifici flussi di controllo e monitoraggio, per garantire trasparenza e correttezza nei rapporti tra cittadini, venditori e istituzioni.

Perché arrivano i conguagli? Le società di vendita, come accade ogni anno al termine dell'anno termico, effettuano il calcolo dei consumi reali di ciascun utente confrontandoli con quelli stimati. Per il bonus gas, il disciplinare ha sempre previsto che l'agevolazione fosse calcolata sul dato effettivo e non su quello stimato. Ma le aziende non erano pronte ad aggiornare in tempi rapidi i propri sistemi contabili e amministrativi, anche a causa delle differenze tecnologiche tra i vari contatori installati dai distributori. Questo ha reso complicato riportare subito in bolletta i consumi reali e ha portato alla necessità di un successivo riequilibrio, cioè il conguaglio. Questione che riguarda soltanto l'anno termico 2022-2023, quale Regione scelse di aiutare subito le famiglie.
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