
Enti locali
Celebrazioni dell'anniversario del XXI Settembre
Riferimenti alla pace e alla memoria
Matera - domenica 21 settembre 2025
12.48
Si sono svolte questa mattina le celebrazioni per l'82° anniversario dell'insurrezione della città dei Sassi, avvenuta il 21 settembre 1943.
"Il ricordo – ha detto il presidente della Provincia Francesco Mancini - si fonde con il dolore, nella consapevolezza che la storia ci indica quale sia stato l'enorme sacrificio che c'è dietro la conquista della nostra democrazia. Celebriamo un messaggio di pace e speranza rivolto in particolare alle nuove generazioni. Tutti hanno il dovere di conoscere la storia passata per essere protagonisti attivi del presente e non rimanere indifferenti. La memoria è un ponte tra ieri e oggi, un monito a non dimenticare per costruire un futuro migliore, specie in un momento storico come questo, pesantemente caratterizzato da conflitti".
Il sindaco Antonio Nicoletti ha fatto riferimento all'attuale scenario internazionale segnato dalle guerre. "Dobbiamo ricordare, ma non fermarci nel nostro impegno - ha detto - Perché la libertà non è un privilegio, ma una conquista che va protetta e tutelata dalla banalizzazione e dalla normalità che tutto appiattisce. Mai avremmo potuto pensare, almeno dalla mia generazione in poi, che alle porte dell'Europa tornasse così attuale il significato della parola libertà. Possiamo oggi considerarci pienamente liberi, consapevoli come siamo delle minacce che scuotono i confini dell'Europa e del Mediterraneo? Possiamo vivere tranquilli sapendo ciò che succede a Gaza o a Kiev, osservando dalla nostra "comfort zone" questi massacri, queste sistematiche violazioni dei diritti dell'uomo, questo quotidiano fare strame di ogni più basico rispetto della vita, anche e soprattutto dei più deboli e indifesi? Ognuno, per suo conto, deve fare di tutto perché si superi la vergogna della violenza, e perché prevalga il senso di civiltà e di fratellanza, tenendo vivi valori e significati della parola "civiltà", oggi che le guerre sono combattute da robot o da hacker, ma le vittime sono sempre drammaticamente solo esseri umani!
"Il nostro dovere - ha aggiunto il sindaco - è fare tutto il possibile per consentire ai popoli oppressi di proteggere la dignità dell'autodeterminazione e di vivere la gioia della libertà. Nel rispetto delle diverse culture, sarà di questo che parleremo ai popoli che incontreremo rappresentando Matera Capitale mediterranea della cultura e del dialogo. Possano mai risuonare, tra le vie e i palazzi di una città, i fuochi dei conflitti e le urla efferate delle vittime. Matera città della Pace, Matera città di Maria, possa sempre rappresentare un faro di civiltà e di valori di cui noi stessi cittadini dobbiamo farci portavoce e testimonianze viventi, con le nostre azioni quotidiane. La nostra storia, le nostre radici, l'esempio dei nostri padri, traducono un messaggio di dignità, di civiltà, di libertà e infine di pace. Un messaggio da custodire vivo nei nostri gesti. Viviamo tempi difficili e nuove sfide si affacciano all'orizzonte; In Europa e nel mondo spirano venti di guerra, e la pace è costantemente minacciata. Ma come in questi momenti abbiamo bisogno di unità e coesione per salvare il nostro futuro e renderlo migliore. E Matera, che ha vissuto da protagonista la guerra più recente, sa cosa significhi scegliere la libertà a costo della vita".
"Il ricordo – ha detto il presidente della Provincia Francesco Mancini - si fonde con il dolore, nella consapevolezza che la storia ci indica quale sia stato l'enorme sacrificio che c'è dietro la conquista della nostra democrazia. Celebriamo un messaggio di pace e speranza rivolto in particolare alle nuove generazioni. Tutti hanno il dovere di conoscere la storia passata per essere protagonisti attivi del presente e non rimanere indifferenti. La memoria è un ponte tra ieri e oggi, un monito a non dimenticare per costruire un futuro migliore, specie in un momento storico come questo, pesantemente caratterizzato da conflitti".
Il sindaco Antonio Nicoletti ha fatto riferimento all'attuale scenario internazionale segnato dalle guerre. "Dobbiamo ricordare, ma non fermarci nel nostro impegno - ha detto - Perché la libertà non è un privilegio, ma una conquista che va protetta e tutelata dalla banalizzazione e dalla normalità che tutto appiattisce. Mai avremmo potuto pensare, almeno dalla mia generazione in poi, che alle porte dell'Europa tornasse così attuale il significato della parola libertà. Possiamo oggi considerarci pienamente liberi, consapevoli come siamo delle minacce che scuotono i confini dell'Europa e del Mediterraneo? Possiamo vivere tranquilli sapendo ciò che succede a Gaza o a Kiev, osservando dalla nostra "comfort zone" questi massacri, queste sistematiche violazioni dei diritti dell'uomo, questo quotidiano fare strame di ogni più basico rispetto della vita, anche e soprattutto dei più deboli e indifesi? Ognuno, per suo conto, deve fare di tutto perché si superi la vergogna della violenza, e perché prevalga il senso di civiltà e di fratellanza, tenendo vivi valori e significati della parola "civiltà", oggi che le guerre sono combattute da robot o da hacker, ma le vittime sono sempre drammaticamente solo esseri umani!
"Il nostro dovere - ha aggiunto il sindaco - è fare tutto il possibile per consentire ai popoli oppressi di proteggere la dignità dell'autodeterminazione e di vivere la gioia della libertà. Nel rispetto delle diverse culture, sarà di questo che parleremo ai popoli che incontreremo rappresentando Matera Capitale mediterranea della cultura e del dialogo. Possano mai risuonare, tra le vie e i palazzi di una città, i fuochi dei conflitti e le urla efferate delle vittime. Matera città della Pace, Matera città di Maria, possa sempre rappresentare un faro di civiltà e di valori di cui noi stessi cittadini dobbiamo farci portavoce e testimonianze viventi, con le nostre azioni quotidiane. La nostra storia, le nostre radici, l'esempio dei nostri padri, traducono un messaggio di dignità, di civiltà, di libertà e infine di pace. Un messaggio da custodire vivo nei nostri gesti. Viviamo tempi difficili e nuove sfide si affacciano all'orizzonte; In Europa e nel mondo spirano venti di guerra, e la pace è costantemente minacciata. Ma come in questi momenti abbiamo bisogno di unità e coesione per salvare il nostro futuro e renderlo migliore. E Matera, che ha vissuto da protagonista la guerra più recente, sa cosa significhi scegliere la libertà a costo della vita".