
Cronaca
Furti con esplosione ai bancomat, Poste li chiude di notte
In Basilicata il provvedimento riguarda 44 apparecchiature
Matera - giovedì 9 ottobre 2025
21.30
A causa dei frequenti furti, attuati con la tecnica esplosiva della "marmotta", 44 postamat in Basilicata (23 in provincia di Potenza, 21 in provincia di Matera) verranno disattivati nelle ore serali e notturne, dalle ore 19.30 alle ore 8.30. La Basilicata rientra nel piano delle Poste di chiudere di sera e di notte le apparecchiature Postamat per evitare i furti che vengono perpetrati di frequente facendole esplodere.
Le bande utilizzano un attrezzo di ferro appositamente costruito con forma conica ed un manico imbottito di polvere esplodente che viene inserito nella fessura utilizzata per l'erogazione del denaro contante. Tale strumento è chiamato "marmotta" perché all'atto dell'innesco, prima di esplodere, emette un rumore che ricorda il verso dell'animale. Quindi dopo l'esplosione, i ladri hanno accesso al contenitore dei contanti che viene svuotato del bottino.
La chiusura serale e notturna dei Postamat, però, genera polemiche. "Comprendo la preoccupazione per i recenti episodi di furti e tentativi di effrazione ai danni degli sportelli automatici ma ritengo assolutamente inaccettabile la decisione di Poste Italiane di spegnere, nelle ore notturne, gli Atm Postamat di oltre quaranta uffici postali in Basilicata'', ha dichiarato il consigliere regionale e capogruppo di Azione, Nicola Massimo Morea. "Non è accettabile - ha aggiunto - che per far fronte a problemi di sicurezza si scelga di ridurre i servizi ai cittadini, soprattutto in territori già fortemente penalizzati dalla carenza di sportelli bancari. Limitare l'accesso al contante nelle ore serali e notturne significa colpire le comunità più piccole e le fasce più deboli, aggravando quella desertificazione bancaria che da tempo denunciamo e che rischia di isolare ulteriormente i nostri paesi". Secondo Morea, "garantire la sicurezza è dovere dello Stato e delle istituzioni preposte - ha sottolineato - non dei cittadini che subiscono le conseguenze. Poste Italiane, invece di arretrare, deve lavorare insieme alle forze dell'ordine e agli enti locali per trovare soluzioni efficaci e durature, che non compromettano il diritto dei lucani a servizi essenziali, accessibili e continuativi".
Le bande utilizzano un attrezzo di ferro appositamente costruito con forma conica ed un manico imbottito di polvere esplodente che viene inserito nella fessura utilizzata per l'erogazione del denaro contante. Tale strumento è chiamato "marmotta" perché all'atto dell'innesco, prima di esplodere, emette un rumore che ricorda il verso dell'animale. Quindi dopo l'esplosione, i ladri hanno accesso al contenitore dei contanti che viene svuotato del bottino.
La chiusura serale e notturna dei Postamat, però, genera polemiche. "Comprendo la preoccupazione per i recenti episodi di furti e tentativi di effrazione ai danni degli sportelli automatici ma ritengo assolutamente inaccettabile la decisione di Poste Italiane di spegnere, nelle ore notturne, gli Atm Postamat di oltre quaranta uffici postali in Basilicata'', ha dichiarato il consigliere regionale e capogruppo di Azione, Nicola Massimo Morea. "Non è accettabile - ha aggiunto - che per far fronte a problemi di sicurezza si scelga di ridurre i servizi ai cittadini, soprattutto in territori già fortemente penalizzati dalla carenza di sportelli bancari. Limitare l'accesso al contante nelle ore serali e notturne significa colpire le comunità più piccole e le fasce più deboli, aggravando quella desertificazione bancaria che da tempo denunciamo e che rischia di isolare ulteriormente i nostri paesi". Secondo Morea, "garantire la sicurezza è dovere dello Stato e delle istituzioni preposte - ha sottolineato - non dei cittadini che subiscono le conseguenze. Poste Italiane, invece di arretrare, deve lavorare insieme alle forze dell'ordine e agli enti locali per trovare soluzioni efficaci e durature, che non compromettano il diritto dei lucani a servizi essenziali, accessibili e continuativi".