
Politica
“L’assessore Quintano deve presentare le dimissioni”
Il fermo appello di Adduce contro il governo cittadino
Matera - lunedì 5 ottobre 2015
9.12
In una domenica di ottobre molto calda, il capogruppo del Partito Democratico, Salvatore Adduce, ha riunito tutti i consiglieri comunali del centro-sinistra in un incontro pubblico intitolato "Che si dice al Comune di Matera?". Incontro dove la minoranza consiliare ha voluto risaltare "l'immobilismo" e "la violazione delle regole" da parte della neo-amministrazione comunale.
Al centro dell'attenzione l'ultima vicenda che interessa l'attività amministrativa del Comune di Matera, l'illegittimità dell'approvazione del bilancio di previsione 2015, comprendente gli aumenti delle imposte Tasi e Tari, pronunciata dal ministero delle economie e finanze. Di fatti il provvedimento andava deliberato entro il 30 luglio, scadenza fissata dal governo centrale, ma così non è stato: "Abbiamo – afferma Adduce – posto grande attenzione sul provvedimento, invitando la maggioranza a rispettare le regole. Ho avvisato ripetutamente l'assessore al bilancio, Eustachio Quintano, ma siamo stati accusati di terrorismo istituzionale". Ora che il ministero ha tratto le sue considerazioni sull'atto approvato oltre la scadenza, il consigliere dem chiede perentoriamente le dimissioni dell'assessore competente al ramo: "Quintano deve presentare le sue dimissioni" perché "chi ha la responsabilità di determinati provvedimenti deve prendere atto di aver fallito alla prima prova". E rincara la dose: "E' l'unico atto sul quale il governo della città si è applicato, con un salasso di tasse nell'ordine di circa 7 milioni di euro e tardivamente".
Altro fronte caldo riguarda le infrastrutture. Tema centrale e di fondamentale importanza per garantire l'accessibilità alla città, attualmente inadeguata. "Siamo di fronte ad una situazione di discreto immobilismo – denuncia Adduce – Per la provincia di Matera non è previsto alcun tipo di intervento". Recentemente il vicesindaco, Giovanni Schiuma, e l'assessore alla mobilità, Valeriano Delicio, hanno incontrato il vice ministro alle infrastrutture e trasporti, Riccardo Nencini. "Siamo ancora alla politica degli annunci. Ora si parla di 1 miliardo e 300 milioni di euro da destinare alle infrastrutture, senza specificare alcunchè. Io in proposito – propone l'ex sindaco - punterei sull'avvicinamento di Matera a Potenza, attraverso alcune opere cantierabili, come l'adeguamento della statale 7 Matera-Ferrandina e delle Ferrovie dello Stato".
Passando alla designazione di Matera, Capitale europea della cultura per il 2019, l'opposizione vuole vederci chiaro: "Abbiamo chiesto al presidente del consiglio comunale di convocare una seduta dedicata allo stato di avanzamento del dossier Matera 2019 e all'incontro che si è tenuto a Bruxelles con la giuria di valutazione". In particolare le valutazioni del centro-sinistra vertono sull'operato della Fondazione Matera Basilicata2019: "Verri – afferma Adduce - è stato delegittimato e la fondazione non sa ancora cosa fare, se devono mandarlo via o se sperano che se ne vada lui. Non possiamo aspettare il 2019 senza che si muova nulla. Bisogna decidere e non rimanere nella palude dell'immobilismo. Fermare questa corsa è un grandissimo delitto".
Alla fine dell'incontro sono intervenuti i consiglieri ed ex assessori, Pasquale Lionetti, Nicola Trobetta e Giovanni Scarola. I tre hanno puntato il dito contro l'amministrazione comunale per non aver dato seguito ad "interventi in continuità con la precedente amministrazione comunale", come "l'attuazione del Piano Urbano della Mobilità (PUM) e il piano regolatore urbanistico" e "le procedure per le gare d'appalto pubbliche già avviate, come il completamento dell'Auditorium comunale, il teatro di La Martella e la scuola di via Bramante".
Al centro dell'attenzione l'ultima vicenda che interessa l'attività amministrativa del Comune di Matera, l'illegittimità dell'approvazione del bilancio di previsione 2015, comprendente gli aumenti delle imposte Tasi e Tari, pronunciata dal ministero delle economie e finanze. Di fatti il provvedimento andava deliberato entro il 30 luglio, scadenza fissata dal governo centrale, ma così non è stato: "Abbiamo – afferma Adduce – posto grande attenzione sul provvedimento, invitando la maggioranza a rispettare le regole. Ho avvisato ripetutamente l'assessore al bilancio, Eustachio Quintano, ma siamo stati accusati di terrorismo istituzionale". Ora che il ministero ha tratto le sue considerazioni sull'atto approvato oltre la scadenza, il consigliere dem chiede perentoriamente le dimissioni dell'assessore competente al ramo: "Quintano deve presentare le sue dimissioni" perché "chi ha la responsabilità di determinati provvedimenti deve prendere atto di aver fallito alla prima prova". E rincara la dose: "E' l'unico atto sul quale il governo della città si è applicato, con un salasso di tasse nell'ordine di circa 7 milioni di euro e tardivamente".
Altro fronte caldo riguarda le infrastrutture. Tema centrale e di fondamentale importanza per garantire l'accessibilità alla città, attualmente inadeguata. "Siamo di fronte ad una situazione di discreto immobilismo – denuncia Adduce – Per la provincia di Matera non è previsto alcun tipo di intervento". Recentemente il vicesindaco, Giovanni Schiuma, e l'assessore alla mobilità, Valeriano Delicio, hanno incontrato il vice ministro alle infrastrutture e trasporti, Riccardo Nencini. "Siamo ancora alla politica degli annunci. Ora si parla di 1 miliardo e 300 milioni di euro da destinare alle infrastrutture, senza specificare alcunchè. Io in proposito – propone l'ex sindaco - punterei sull'avvicinamento di Matera a Potenza, attraverso alcune opere cantierabili, come l'adeguamento della statale 7 Matera-Ferrandina e delle Ferrovie dello Stato".
Passando alla designazione di Matera, Capitale europea della cultura per il 2019, l'opposizione vuole vederci chiaro: "Abbiamo chiesto al presidente del consiglio comunale di convocare una seduta dedicata allo stato di avanzamento del dossier Matera 2019 e all'incontro che si è tenuto a Bruxelles con la giuria di valutazione". In particolare le valutazioni del centro-sinistra vertono sull'operato della Fondazione Matera Basilicata2019: "Verri – afferma Adduce - è stato delegittimato e la fondazione non sa ancora cosa fare, se devono mandarlo via o se sperano che se ne vada lui. Non possiamo aspettare il 2019 senza che si muova nulla. Bisogna decidere e non rimanere nella palude dell'immobilismo. Fermare questa corsa è un grandissimo delitto".
Alla fine dell'incontro sono intervenuti i consiglieri ed ex assessori, Pasquale Lionetti, Nicola Trobetta e Giovanni Scarola. I tre hanno puntato il dito contro l'amministrazione comunale per non aver dato seguito ad "interventi in continuità con la precedente amministrazione comunale", come "l'attuazione del Piano Urbano della Mobilità (PUM) e il piano regolatore urbanistico" e "le procedure per le gare d'appalto pubbliche già avviate, come il completamento dell'Auditorium comunale, il teatro di La Martella e la scuola di via Bramante".