
Ospedale e sanità
Liste di attesa e viaggi della speranza, sanità materana ad un bivio
In Basilicata stretto un patto tra le azienda sanitarie
Matera - mercoledì 6 marzo 2019
Sull'accorciamento delle liste di attesa e sulla riduzione della mobilità sanitaria passiva (vale a dire il ricorso ad ospedali di altre regioni, spesso per i viaggi della speranza per cure complesse) ora bisogna fare sul serio. E anche la sanità materana è chiamata a raggiungere gli obiettivi.
Sono temi diventati di valenza nazionale su cui si fa sul serio. Sulle liste di attesa, in caso di inadempienze e insufficienti risultati, anche i manager delle aziende sanitarie rischiano di perdere il posto.
E sono queste anche le priorità del governo regionale. Così le aziende sanitarie "San Carlo" di Potenza, la Asp di Potenza, la Asm di Matera e l'Irccs Crob (Centro oncologico) di Rionero in Vulture hanno deciso di predisporre dei patti inter-aziendali. Le intese sono finalizzate al ''tempestivo recepimento del Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 appena approvato e in linea con gli obiettivi di salute e di programmazione sanitaria regionale 2018-2020''.
Con il primo accordo tra le aziende saranno definite le azioni da mettere in campo per la gestione integrata dei tempi di attesa delle prestazioni specialistiche e strumentali ambulatoriali di cardiologia, di oncologia e di diagnostica per immagini.
Con il secondo accordo le aziende del servizio sanitario regionale si impegneranno in ''un progetto di contenimento della mobilità sanitaria ospedaliera passiva (prestazioni rese a cittadini della Regione Basilicata da strutture ospedaliere di altre regioni) punto nevralgico dell'intero sistema sanitario lucano''. In Basilicata la mobilità passiva è ritenuta uno dei maggiori problemi del sistema sanitario.
Sono temi diventati di valenza nazionale su cui si fa sul serio. Sulle liste di attesa, in caso di inadempienze e insufficienti risultati, anche i manager delle aziende sanitarie rischiano di perdere il posto.
E sono queste anche le priorità del governo regionale. Così le aziende sanitarie "San Carlo" di Potenza, la Asp di Potenza, la Asm di Matera e l'Irccs Crob (Centro oncologico) di Rionero in Vulture hanno deciso di predisporre dei patti inter-aziendali. Le intese sono finalizzate al ''tempestivo recepimento del Piano nazionale di governo delle liste di attesa per il triennio 2019-2021 appena approvato e in linea con gli obiettivi di salute e di programmazione sanitaria regionale 2018-2020''.
Con il primo accordo tra le aziende saranno definite le azioni da mettere in campo per la gestione integrata dei tempi di attesa delle prestazioni specialistiche e strumentali ambulatoriali di cardiologia, di oncologia e di diagnostica per immagini.
Con il secondo accordo le aziende del servizio sanitario regionale si impegneranno in ''un progetto di contenimento della mobilità sanitaria ospedaliera passiva (prestazioni rese a cittadini della Regione Basilicata da strutture ospedaliere di altre regioni) punto nevralgico dell'intero sistema sanitario lucano''. In Basilicata la mobilità passiva è ritenuta uno dei maggiori problemi del sistema sanitario.