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Convegno

Tecnologia 5G e beni culturali, il punto della situazione a Roma

Alla Camera dei Deputati un incontro sui benefici del digitale

Quali vantaggi comporta l'uso del 5G e del digitale sulla promozione dei beni culturali? Se ne discute in un convegno organizzato a Roma, presso la sala della Lupa del Palazzo di Montecitorio. L'iniziativa è del Movimento 5 Stelle.

Un appuntamento in programma martedì 12 febbraio nel quale – spiegano gli organizzatori - "si parlerà delle applicazioni culturali abilitate dalle reti di quinta generazione e della nuova frontiera del turismo digitale che permetterà la ricostruzione virtuale di siti archeologici e dei musei".

A fare gli onori di casa al convegno ci sarà il presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, che porterà i suoi saluti ai partecipanti. L'incontro sarà suddiviso in due step, uno dedicato a "Matera e la sfida del 5G" e l'altro al "Digitale e Cultura".

Sull'argomento interverranno Mario Di Mauro della Tim, Massimo Inguscio del Centro Nazionale di Ricerca, Lisa Di Feliciantonio in rappresentanza di Fastweb e Enrico Bellini per Google.

Sono previsti i contributi del Sottosegretario ai beni e alle attività culturali Gianluca Vacca, di Paolo Verri della Fondazione Matera Basilicata 2019, della parlamentare lucana dei Cinque stelle Mirella Liuzzi e del sindaco di Matera Raffaello De Ruggeri. Le conclusioni del dibattito, moderato da Raffaele Barberio, sono affidate Marco Bellezza, consigliere giuridico per l'innovazione del Mise.

Il dibattito rappresenta anche una importante occasione per verificare lo stato di avanzamento e le potenzialità del progetto, attraverso un demo VR, che consentirà ai partecipanti di effettuare una visita virtuale all'interno delle chiese rupestri della città dei Sassi. Una possibilità garantita anche a tutti quei deputati che nel corso della giornata vorranno testare questa innovativa esperienza immersiva.

Il tutto supportato dalla tecnologia 5G, ovviamente. Con il progetto "BariMatera5G" che vede impegnati in simbiosi alcuni operatori del settore tecnologico, con le tre aziende capofila Tim, Fastweb e Huawei, che di concerto tra di loro e in collaborazione con altri 52 partner di eccellenza (imprese, ma anche università e enti pubblici), si sono aggiudicate il bando di gara del MISE per la sperimentazione 5G.

Da poco è stato deciso di prolungare i termini della sperimentazione fino 30 giugno 2020, con una variazione sugli investimenti che per Bari e Matera significa una cifra che si aggira intorno ai 41 milioni e mezzo di euro.

Il progetto fino a questo momento, sia nel capoluogo Pugliese che nella città dei Sassi, ha portato all'installazione di 24 siti 5G, di cui 18 attualmente sono in funzione, per una copertura del 75 per cento del territorio.

Un'altra freccia nell'arco di Matera, Capitale Europea della Cultura che anche grazie al 5G può diventare un esempio significativo della risorsa che il supporto tecnologico può rappresentare per la cultura… e viceversa.
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